Tempestilli: “Porto la Roma in giudizio. Non c’è stato accordo coi dirigenti. Ho provato a chiedere un colloquio a Fienga, ma non me lo ha mai concesso”

Una storia di 33 anni finita in tribunale. Tempestilli è stato allontanato alla fine dello scorso anno dopo essere stato giocatore, allenatore e dirigente della Roma. Il Cicoria ripercorre la sua carriera: “Arrivai alla Roma a settembre 1987, ero al Como, mi volle Liedholm. Ho smesso nella stagione 92-93, quando mio figlio ebbe qualche problema di salute, poi risolto“. Da dirigente: “Nel 1997 si creò la necessità di sostituire Fernando Fabbri, a me piaceva il campo, ma il presidente Sensi voleva cambiare e per riconoscenza ho accettato di fare il team manager“. La rottura: “Mi hanno detto che non andavo più bene, non perchè avessi sbagliato o rubato, ma per divergenze di vedute. Dopo 33 anni non avrei mai pensato di essere costretto a intraprendere una causa giudiziaria contro una società alla quale ho dato tutto“. I motivi: “Con Fienga, Zubiria e altri dirigenti, non c’è stato un accordo, ho provato a chiedere un colloqui a Fienga, non me lo ha mai concesso, ora ognuno percorrerà la sua strada“. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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