Tamponi, la Lazio in difesa: rischia la penalizzazione

Corriere della Sera (S. Agresti) – Ha provato a convincere Giuseppe Chinè e i suoi collaboratori per quasi tre ore, lunedì: l’audizione della Procura federale è cominciata alle 5 della sera e si è conclusa alle 7.45. Ma Lotito non ce l’ha fatta e ieri sono arrivati i deferimenti. Li hanno notificati al presidente della Lazio, ai medici Pulcini e Rodia e alla società biancoceleste. Adesso ci sarà il processo davanti al Tribunale federale. Nei prossimi giorni sarà stabilita la data, tutto lascia pensare che si terrà nella prima metà di marzo. 

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Il club, se riconosciuto colpevole, può essere condannato a una multa, a una penalizzazione, alla retrocessione o all’esclusione dal campionato. Queste sono le pene possibili, le più pesanti appaiono esagerate ma non è escluso che la Procura chieda che alla Lazio vengano inflitti punti di penalità. Ci sarebbe comunque la possibilità di fare ricorso, ma la fiducia di uscirne con l’archiviazione o con un patteggiamento è venuta meno. A Lotito vengono anche contestate altre presunte violazioni, che riguardano l’omesso controllo sulla partecipazione di calciatori positivi e asintomatici a sedute di allenamento e partite.

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