Tabù Mondiale, Pellegrini ritrova il giallorosso

La Repubblica (A. Di Carlo) – Capitano, leader carismatico e specialista da calcio piazzato. Mourinho arrivò a dichiarare: “Ne vorrei tre come lui in campo”. Il rapporto tra Lorenzo Pellegrini e la Roma sta vivendo il punto più alto da quando il ragazzo di Cinecittà ha fatto ritorno a Trigoria.

Pinto fermo nello scacchiere dello Special One, le sue prestazioni in campo stanno convincendo davvero tutti. Fatica invece a decollare la sua storia con la magli azzurra. Non era in campo nel famoso Italia-Svezia, che costo all’Italia il Mondiale in Russia. Poi la beffa più grande, l’Europeo vinto a Wembley, sfumato a pochi giorni dall’inizio della competizione, a causa di un riacutizzarsi di un problema muscolare.

Il resto è storia recente: Trajkovski infila Donnarumma nel finale e rimanda l’appuntamento con il Mondiale al 2026 quando, se l’Italia dovesse parteciparvi, Pellegrini avrà la bellezza di 30 anni. Surreale per un ragazzo che ha debuttato in Serie A a 18 anni e 276 giorni e risposto alla prima convocazione della nazionale maggiore a 21 anni. La delusione è tanta, ma tra pochi giorni tornerà a concentrarsi solo sulla sua Roma.

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