Stefano Fresi a PR: “Totti è il più straordinario calciatore che io abbia mai visto giocare. Non cederei Nainggolan nemmeno per 50 milioni perché quelli che compri non ne fanno uno. La Roma deve puntare in alto” – VIDEO

fresi

Pagine Romaniste (E.Bandini) – Stefano Fresi, attore, musicista e tifoso della Roma, è stato intervistato dalla redazione di Pagine Romaniste e ha parlato della nuova Roma di Spalletti, del periodo che sta attraversando Totti, passando anche per i suoi ricordi. Queste le sue parole:

Il pareggio contro il Bologna cambia le ambizioni della Roma oppure deve puntare in alto?
Sempre puntare in alto, assolutamente perché bisogna sempre puntare al massimo, cercare di accumulare punti e di vincere tutte le partite anche per dare uno spettacolo di calcio ai tifosi, ne vale sempre la pena anche se si è penultimi, figuriamoci se c’è la Champions League che va presa. Assolutamente puntare in alto.

Spalletti ricorda un direttore d’orchestra, un uomo eccentrico. Quale può essere la colonna sonora per la sua Roma?
“La cavalcata delle Valchirie” di Wagner. Bisogna essere eroici e forti e puntare verso il top del top della classifica. A me Spalletti piace un sacco, sarà che faccio il musicista e il direttore d’orchestra, mi piace a bordo campo che diriga e mi piace la sua stravaganza. Mi sembra uno che i numeri li stia raggiungendo, le scelte giuste le fa e al di la delle contestazione per la storia con Totti e tutto, sta facendo un ottimo lavoro. Forza mister, daje portaci in alto.

Che ne pensi del caso Totti?
Totti a mio modestissimo parere, per lo meno nella mia vita, ho 42 anni, è il più straordinario calciatore che io abbia mai visto giocare e quindi non posso che tifarlo fino alla fine perché è il Capitano e di Capitano ce n’è uno solo. Forza Francesco, io mi incanto ancora adesso a vedere le partite. Ci sono ragazzetti di 20 anni dotatissimi che non hanno quel controllo, quell’intelligenza, quell’esperienza, quella capacità di fare un’azione che ti apre la partita.

L’ultimo periodo della gestione Garcia può ricordare un film di Hitchcock, un film thriller…
E’ il mio regista preferito, hai beccato quello giusto. Alla fine quello che importa è che la squadra abbia un forte rapporto col suo mister, che si fidi di lui. Evidentemente si era creata una situazione dove la Roma non riusciva più, non è questione di bravura o non bravura di Garcia, magari è non essersi trovato con la squadra. Guarda il grandissimo Claudio Ranieri che con la Roma è stato criticatissimo e adesso il Leicester è primo in classifica a 10 punti dal Tottenham il che fa di lui uno straordinario tecnico. Se non è andata con la Roma evidentemente sono i rapporti che non vanno e no le persone che sono sbagliate. Il rapporto non necessariamente funziona, se con Spalletti funziona meglio, ben venga.

Si parla molto di cessioni importanti in casa Roma da Pjanic a Nainggolan. Cosa deve fare la Roma questa estate?
Tenerseli (ride, ndr). Pjanic e Nainggolan sono fortissimi, io me li terrei, in particolare Nainggolan che sta dando un cuore alla Roma pazzesco, cagnaccio sulla palla. Mi ricorda Vierchowod, quel tipo di giocatore la che proprio non molla mai. Io uno così me lo terrei anche se ti offrono 50 milioni di euro. Te ne compri 10 di giocatori però non ti compri 10 di Nainggolan, ne compri 10 che non ne fanno uno di Nainggolan secondo me, quindi io me lo terrei.

Il ricordo più bello della Roma che hai da quando l’hai iniziata a vedere?
Guarda, sono parecchi. Uno bellissimo è che un giorno stavo bevendo l’acqua da una fontanella, un nasone, ero piccolo, ad un certo punto alzo gli occhi e mi passa davanti Paulo Roberto Falcao e io non sono stato capace di dire una parola, “campione”, “grande”, niente. Sono rimasto fermo senza dire niente.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti