Stadio, si ricomincia e tutti hanno fretta

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Dicono di sentirsi come all’esame di maturità, sai di aver fatto tutto per bene ma poi ci sono la tensione nervosa, il caso indifferente, i professori che hanno dormito male. Alla Roma – che comunque non è presente in via ufficiale alla riunione di apertura della nuova conferenza dei servizi – e tra i tecnici del costruttore Luca Parnasi c’è un ottimismo saggiamente prudente. Lo stadio di Tor di Valle è fondamentale per il futuro del club, inutile agitare ulteriormente acque già abbastanza mosse. Si comincia questa mattina e si va avanti per 90 giorni. La metà di una conferenza dei servizi classica, grazie a qualche escamotage e al lavoro già svolto nella prima edizione conclusasi con un nulla di fatto. Casomai servisse, ma tutti sperano di no, è possibile un’altra sospensione di un mese per approfondire alcuni aspetti particolari del problema. In realtà tutto è già stato molto approfondito, in cinque anni di discussioni. Resta sempre appeso lì a minaccia il vincolo applicato all’ippodromo dalle belle arti, poi fatto cadere e rilanciato attraverso un ricorso. Si tenterà di superarlo attraverso la conservazione di una parte della tribuna.

SENZA FINE – In realtà tutti i dubbi sembrano ormai concentrarsi sulla questione, tutt’altro che banale, del Ponte di Traiano. Cancellato dal progetto dopo gli interventi della giunta comunale di Virginia Raggi ma di fatto indispensabile. Il Comune non intende pagarlo (sono 90 milioni), la Regione sta sulle sue, lo Stato doveva finanziare qualcosa di simile ma chissà quando, la Roma e i costruttori nel nuovo progetto non hanno alcun obbligo in materia e neppure le risorse necessarie. Se in qualche modo questo nodo relativo alla viabilità si scioglie è possibile, probabile che alla fine lo stadio della Roma ottenga il via libera e possa essere realizzato per la stagione 2020-21. Di certo nessuno intende trascinare oltre la questione, non solo perché sfibrante. Tutti le parti politiche tremano all’idea di portarsi sulle spalle questa storia infinita nella prossima campagna elettorale.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti