Stadio Roma, trovato l’accordo: taglio netto delle cubature. Raggi twitta: “Ci siamo riusciti”

ilmessaggero.it (L.De Cicco – S.Canettieri) – C’è l’accordo per lo stadio della Roma con un taglio delle cubature del 50% e senza torri. «Ci siamo riusciti: #UnoStadioFattoBene», ha twittato il sindaco Virginia Raggi. «Questa amministrazione ha raggiunto un accordo con la Roma», ha dichiarato poi uscendo dal Campidoglio. «Avevamo detto che lo stadio si sarebbe fatto nel rispetto della legge e lo abbiamo ottenuto, grazie anche alla disponibilità della nostra controparte, ora alleata per andare avanti in un progetto ecosostenibule e nell’interesse dei cittadini», ha continuato Raggi illustrando con il dg della Roma Mauro Baldissoni l’intesa raggiunta.

«Tre torri eliminate; cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park; abbiamo elevato gli standard di costruzione a classe A4, la più alta al mondo; mettiamo in sicurezza il quartiere di Decima che non sarà più soggetto ad allagamenti; realizzeremo una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido», ha poi scritto il sindaco su Facebook.

«The next chapter begins (“comincia un nuovo capitolo”). Forza Roma». Così il presidente della Roma, James Pallotta, ha commentato con l’Ansa l’annuncio dell’accordo sul nuovo stadio. «A nome del presidente Pallotta e della Roma voglio ringraziare il sindaco. Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto un accordo che migliora il progetto con un intervento importante. È un giorno storico», ha sottolineato Baldissoni. Le opere pubbliche previste nel progetto dello stadio della Roma restano ma potranno essere realizzate in due fasi. Sarebbe questo uno dei dettagli, a quanto si apprende, della intesa tra Campidoglio e proponenti sullo Stadio della Roma. Alcune opere come il potenziamento della RomaLido, gli interventi sulla via del Mare e sul fosso del Vallerano andranno realizzate necessariamente prima dell’apertura dello stadio. Altre come il ponte e lo svincolo della RomaFiumicino potranno essere fatte anche dopo l’apertura dell’impianto.

I proponenti del progetto Stadio della Roma a Tor di Valle, a quanto si apprende, dovrebbero poi chiedere una sospensione di 30 giorni della conferenza dei servizi. La prossima riunione è fissata al 3 marzo. «Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma – ha continuato Raggi -. Abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla realizzazione dello stadio ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra città. Ci siamo riusciti. Abbiamo evitato il progetto monstre ereditato dalla precedente amministrazione. A Tor di Valle nascerà uno stadio ma moderno, ecocompatibile, all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto sarà un’opera che rispetterà molto di più l’ambiente e il territorio. E abbiamo previsto una convenzione con i costruttori: avranno priorità le opere di urbanizzazione utili alla città e ai romani, come la messa in sicurezza dell’area di Decima o il potenziamento della ferrovia Roma-Lido grazie a cui si accorceranno i tempi per andare e venire dal litorale di Ostia».

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