Stadio della Roma. Architetto Galloni: “Nessuno stop, il progetto si materializzerà tutelando la pensilina dell’ippodromo”

Federica Galloni, architetto alla guida della Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni Culturali, ha parlato ai microfoni di adnkronos.com a proposito dello stadio della Roma. Queste le sue parole:

Nessuno stop allo lo stadio della Roma. Questa decisione è stata presa dal comitato tecnico consultivo che è il comitato che lavora con la direzione generale. Il decreto di vincolo emesso è una sorta di atto dovuto, nel momento in cui il comitato tecnico consultivo decide per questa linea, l’emissione del decreto è un atto dovuto, non è una decisione discrezionale. Tanto più che abbiamo una relazione del soprintendente Prosperetti che dice che la richiesta fatta dagli eredi soddisfa tutti i requisiti contenuti in una circolare emessa dalla mia direzione generale per rendere le opere suscettibili dell’applicazione del vincolo del diritto d’autore. Questo implica che quando il progetto dello stadio sarà completo occorrerà avere un parere degli eredi sulla conservazione, sulla idoneità della conservazione, della pensilina, della parte tutelata, quindi non cambia niente. Non è che lo stadio della Roma non si farà, si farà ma dovrà essere tutelata la pensilina dell’ippodromo. Si stabilirà di concerto con gli eredi, ma non è un’opera che si può demolire. Ciò che hanno gli eredi è un ‘diritto morale’, quindi non hanno nessuno potere di veto, debbono semplicemente condividere la progettazione, e una volta che hanno verificato che la pensilina è conservata, non è che hanno nessun diritto di veto, non possono bloccare il progetto, al massimo ci saranno degli interventi conservativi che recupereranno quella quota parte di ippodromo tutelata dal vincolo, ma nella maniera più assoluta non possono fermare il progetto, questo sia chiaro. Nessuno stop allo lo stadio della Roma“.

Il vincolo del diritto d’autore, che non viene imposto dall’amministrazione, lo si mette solamente su richiesta o dell’autore dell’opera o degli eredi, e quindi non è un vincolo di imperio, come quello tradizionale ai sensi dell’rt. 10. Quando si dice in un articolo che ‘ironia della sorte’ il vincolo è stato emesso dalla stessa persona che appose la sua firma ai pareri delle soprintendenze statali all’archeologia e al paesaggio che non facevano alcuna menzione dell’Ippodromo, è una illazione priva di qualunque senso. Da direttore regionale io ho emesso un parere finale sulla base dei pareri endoprocedimentali emessi dalle soprintendenze e per quanto riguarda il diritto d’autore è un vincolo messo su richiesta degli eredi e su considerazione del comitato tecnico consultivo. Siccome l’emissione del decreto, ai sensi della norma della legge 633, è della direzione generale, ed io sono direttore generale, non potrò fare altro che firmare questo decreto. Quando verrà emesso? La prossima settimana, perché dobbiamo verificare la completezza di tutti gli atti ma la prossima settimana sarà emesso“.

 

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