Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Gli abbracci in campo di Dybala ai suoi compagni di squadra che avevano appena battuto il Brasile hanno spento sul nascere le polemiche riguardo la sua tribuna nel grande (e drammatico) “Clásico” sudamericano. Chiaro, l’Argentina ha vinto, tutti sono felici e quindi il caso si è smontato nella stessa serata. Non è certo passata inosservata però la decisione di Scaloni di lasciarlo fuori per la seconda gara consecutiva: prima i novanta minuti in panchina contro l’Uruguay, poi la tribuna al Maracanà.

Media e tifosi argentini molto sorpresi della decisione, Dybala invece non ha battuto ciglio e ha festeggiato in campo la grande vittoria contro i verdeoro. Una serata di festa per l’Argentina ma macchiata pesantemente dagli scontri nel pre partita tra la polizia locale e i tifosi ospiti: “Quello che è successo – le parole di Dybala – è una vergogna. Fosse accaduto in Argentina ci sarebbe stata una marea di polemiche. È una vergogna quello che è successo con la nostra gente e i tifosi in generale”.

In questa stagione ha segnato due gol in campionato, un anno fa alla dodicesima giornata era a 5 più altri due in Europa League: ha bisogno di giocare con regolarità per avere il miglior ritmo e la condizione atletica ottimale per trovare più reti e il giusto feeling con Lukaku. Domani Dybala rientrerà a Trigoria per riprendere gli allenamenti, poi domenica sarà a disposizione (e titolare) per la sfida contro l’Udinese, squadra più colpita nella sua carriera con dodici gol in diciannove gare.