Spalletti ridà la maglia a Dzeko: «Le critiche lo hanno caricato»

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Corriere della Sera (G.Piacentini) – «Dzeko? Gioca». Nessuna pretattica da parte di Luciano Spalletti che, 24 ore prima della partita contro l’Udinese, annuncia la presenza del centravanti bosniaco, più croce che delizia in questa sua prima e forse unica stagione romanista. Il suo agente italiano Silvano Martina, intervistato sull’argomento da Romanews, è stato chiaro: «Decide la Roma, ma in ogni caso un giocatore come Edin non avrà problemi a trovare una squadra, perché sanno tutti che è un calciatore forte».

Spalletti, per sua stessa ammissione, in questi primi due mesi al timone ha faticato più ad allenare la mente che i muscoli dei suoi giocatori. Così l’idea di confermare il giocatore più contestato, dopo la trasferta di Madrid, va letta proprio in questo modo. Il tecnico giallorosso punta sulla voglia di riscatto del numero 9 e non fa niente per nasconderlo: «Mi aspetto che Edin venga a pregarmi per riavere la maglia. Le motivazioni ce le deve avere per forza, visto che gliele avete date voi giornalisti con quello che avete scritto. Me l’avete preparata voi la sua reazione. Il più grande regalo che posso fargli è dargli la maglia da titolare, lui saprà reagire».

Un giochino psicologico che forse serve anche a mascherare le proprie scelte, visto che è stato Spalletti a tenerlo fuori nella gara di andata contro il Real Madrid e in quella contro la Fiorentina (ad Empoli il bosniaco aveva la febbre, ma è comunque entrato in campo nel finale).

Spalletti si aspetta una reazione non solo da Dzeko, ma da tutta la squadra: «I calciatori a volte sbagliano, ma siamo tutti coinvolti. Se crei tante occasioni ma non riesci a portare a casa la partita, è il segno che tutti non sono stati sufficientemente cattivi».

Dzeko a parte, il tecnico avrà più di un problema nel preparare la formazione anti-Udinese. Non nel reparto offensivo, dove sono tutti a disposizione e non è escluso che, come a Madrid, possano giocare di nuovo contemporaneamente Dzeko, Salah, Perotti ed El Shaarawy. I dubbi sono dalla cintola in giù. Difficile pensare che Spalletti rischi Pjanic, Nainggolan e De Rossi, che sono tutti convocati ma, nel migliore dei casi, a mezzo servizio: per questo potrebbero trovare spazio Vainqueur e Keita, come nel secondo tempo a Madrid, a meno che avanzi Florenzi, facendo spazio a Maicon. Non preoccupano più di tanto le condizioni di Manolas, che ieri ha lasciato l’allenamento di rifinitura senza disputare la partitella, ma solo per motivi precauzionali. Se il greco non dovesse farcela, per Spalletti sarebbe un bel problema: senza Ruediger e Gyomber infortunati, con Castan out a causa di un virus influenzale e con De Rossi che viene da un mese di stop, come centrale di ruolo rimarrebbe il solo Zukanovic.

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