Spalletti, quel messaggio agli ultrà caduto nel vuoto

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La Repubblica (M.Pinci) – Il lodo Totti, Spalletti lo applica pure agli ultrà. Gli ultrà non gradiscono, ma ufficialmente non rispondono. Nella giornata di Pallotta, alla fine l’attenzione di molti si sposta sulla dialettica tra allenatore e tifosi. A innescarla un’uscita in cui Spalletti, durante una chiacchierata alla radio di stato di Trigoria, rivolge il proprio pensiero alla diserzione ormai abituale della curva da parte della frangia più fedele del tifo romanista: «Se non si viene venerdì a vedere la partita, poi può nascere qualche dubbio che si anteponga qualcos’altro alla squadra». Un po’ il bis del messaggio inviato a Totti («Non accetto che i singoli interessi vengano anteposti a quelli della squadra») soltanto venerdì scorso. A cui poi ha aggiunto un invito mosso quasi dall’affetto: «Dico a quelli che evidenziano questo amore profondo per il club, questo tatuaggio infinito nel cuore, che ora è il momento di dimostrarlo». In fondo, sa bene Spalletti che Roma-Fiorentina di venerdì, scontro diretto per il terzo posto (ma anche il secondo ormai) può spostare tantissimo nell’economia della stagione romanista. L’invito del tecnico però è caduto nel vuoto, gli ultrà in “sciopero” non accoglieranno la proposta spallettiana di tornare a riempire la curva e la reazione non è stata nemmeno tenerissima, all’invito dell’allenatore: la “Curva Sud”, quella che ha firmato i comunicati di questi mesi almeno, ha preferito tacere. Nel pomeriggio qualche profilo personale ha fatto circolare un messaggio che non rappresenta un gruppo specifico: “Caro mister, ti ringraziamo ma il nostro amore sappiamo noi come dimostrarlo, Curva Sud fuori ad oltranza per non pentirsene domani“. Qualcuno invece ha cercato di muoversi per spiegare al tecnico le ragioni dell’abbandono del settore.

Intanto dalla semestrale di bilancio della Roma emergono alcune notizie: la prima è che la società ha ingaggiato dal Brescia il centrocampista H’Maidat per 150mila euro più Somma e Ndoj. Che il costo di Gerson è di 16,6 milioni, che il monte stipendi è cresciuto di 10 milioni (“colpa” anche dei premi per il passaggio agli ottavi), che l’estate ha portato 30 milioni di plusvalenze. E soprattutto che sono già state raggiunte le condizioni per i riscatti obbligatori di Zukanovic e Perotti. Per l’argentino, almeno, la Roma potrà pagare a luglio 2017.

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