Spalletti certo: «Pjanic da noi sta benissimo»

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Il Corriere Dello Sport (F.Gensini) – Luciano Spalletti non è voluto mancare all’inaugurazione della 15ª edizione del “Memorial Niccolò Galli (in programma dal 20 a al 22), perché il tecnico della Roma è da sempre vicino alla Fondazione che prende il nome dal promettente talento del calcio italiano, figlio di Giovanni ex portiere di Fiorentina, Milan e Napoli, scomparso nel 2001 non ancora 18enne in un incidente stradale di ritorno da un allenamento col Bologna.

BRAVA ROMA – L’occasione è servita a Spalletti per fare il punto sul campionato appena concluso con la Roma e sui temi di più stretta attualità che riguardano il mercato. «Mi rendo conto – ha detto – che abbiamo lavorato nella maniera giusta in questi pochi mesi, ma io sono stato avvantaggiato dal fatto di aver trovato un gruppo che aveva grande volontà di aggiustare le cose e quindi il mio compito è stato più semplice».

TRAMPOLINO – Il terzo posto va trasformato in una rampa di lancio. «Serve innanzitutto la qualità dei calciatori e non è facile migliorare questa Roma, però in società ci sono un direttore bravo come Sabatini e un ottimo capo degli osservatori: sono sicuro che si faranno trovare pronti». Pronta è anche la sua risposta su Pjanic. «Intanto – ha aggiunto – i nostri calciatori sono fortissimi, ragion per cui è normale che siano richiesti e appetiti da club importanti. Tipo Pjanic? Non solo lui. Miralem sta benissimo a Roma, anche se dobbiamo valutare tanti aspetti: è chiaro che sarebbe doloroso lasciarlo andare via».

RESTA? – Chi non se ne andrà, per Spalletti, è proprio Walter Sabatini. «Per me resta sicuro». Qualche dubbio in più invece ce l’ha su Ljajic. «E’ necessario fare prima il punto della strategia con la società, e il discorso è relativo anche agli altri prestiti che rientrano, poi capiremo se Ljajic rientra nei piani». Infine sull’obiettivo della Roma per la prossima stagione. «Qualsiasi tra le sette grandi può vincere lo scudetto: quando alleni una squadra di vertice è normale provare ad ottenere il massimo e noi ci proveremo».

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