Spalletti avverte: «De Rossi va tenuto. Come lui in pochi»

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Niente uovo di Pasqua. O, almeno, nessuna sorpresa. A escluderlo è proprio Luciano Spalletti, in modo molto chiaro: «Ne possiamo aprire anche molte di uova, ma in nessuna ci troveremo il mio contratto. Del resto, ce ne sono altri di contratti da firmare più importanti del mio». Sulla carta due, quello di Totti e di De Rossi, i due totem giallorossi che vanno in scadenza al 30 giugno. Ma Spalletti si riferisce solo a quello di Daniele. E, anche qui, lo fa esplicitamente: «È un giocatore forte, uno di quelli che se non lo hai lo devi andare a cercare fuori, che se va via non guadagni nulla, dovendo invece spendere molto se lo vuoi ritrovare. Daniele ha ancora la possibilità di fare dei campionati importanti, con lui si corre il rischio di pentirsi come si pentirono i dirigenti del Milan quando Pirlo passò alla Juve. Questi sono contratti importanti. Di allenatori, invece, ce ne sono tantissimi bravi e anche più giovani di me».

TRA IL PAPU E FRANCK – Le premesse di Roma-Atalanta sono queste, con Spalletti che oggi si ritrova davanti proprio quel Gasperini che la Roma ha già sondato per capire se potrebbe essere lui il nuovo tecnico giallorosso (in caso di addio dell’attuale). «Ci sarà bisogno di una grandissima Roma, ma siamo pronti – continua Spalletti L’assenza di Gomez è sicuramente un vantaggio: è un campione, in passato lo avrei voluto con me allo Zenit». Non solo lì, anche alla Roma, visto che a gennaio Spalletti lo ha chiesto e la Roma ci ha provato. Vorrà dire che, in caso dovesse restare, dovrà accontentarsi di Kessie. Che, di fatto, è comunque un bell’accontentarsi eccome: «Giocatore forte, se la Roma riuscirà davvero a prenderlo si creerà la possibilità di diventare ancora più forte».

GUARDANDO LA VETTA – Si va a caccia di una vittoria, dunque. Per tenere a distanza il Napoli e magari non perdere terreno sulla Juve: «Si sono preparati la strada su tutto, hanno individuato una traccia a inizio stagione e la stanno portando avanti nel migliore dei modi – chiude Spalletti –. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, anche perché loro non danno segnali di flessione. E anche la Champions non so se gli creerà problemi: hanno motivazioni, giocatori…». Insomma, è dura. Ma questo si sapeva.

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