Sognando l’Europa League. Fonseca: «E’ la nostra partita della vita»

Leggo (F.Balzani)E’ la notte del giudizio, quella del tutto o niente. Quella in cui il calcio italiano si gioca l’ultima speranza di ambire a vincere un trofeo europeo che manca dal 2010 e in cui Fonseca si gioca la reputazione sua e della squadra. E’ la notte di Manchester United-Roma in un Old Trafford deserto ma che fa comunque spavento visti i precedenti terribili dei giallorossi. Una semifinale d’andata che Dzeko e compagni giocheranno con timpani e cuore ancora pieni dei cori dei quasi 2000 tifosi che ieri hanno invaso il piazzale Dino Viola con striscioni, bandiere, fumogeni. Come se il Covid non esistesse. Ansiosi di poter rivedere una finale europea a 30 anni esatti dalla sfida all’Inter del 1991.

[inline]

Uno spettacolo rischioso e nostalgico che ha accompagnato il pullman della squadra fino a Fiumicino. Dal balcone di Trigoria si sono affacciati diversi big tra cui Pellegrini e Veretout. Formazione senza sorprese per Fonseca che conferma: «E’ la partita più importante della mia carriera ma giocheremo con coraggio non pensando solo a difenderci. Vogliamo lottare per i tifosi e tutta la città. Lo United è la favorita per vincere la competizione ma anche noi abbiamo ambizione. Ho parlato con Smalling e Mkhitaryan che hanno giocato qui e hanno esperienza in questo tipo di competizioni». Il tecnico sa già che non sarà l’allenatore del prossimo anno (trattativa ai dettagli con Sarri) ma vorrebbe lasciare l’amaro in bocca ai critici e conquistare una vetrina europea personale. 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti