Corriere dello Sport (L. Scalia) – Quando si tocca il fondo si può solo risalire. Zalewski lo sta facendo sia con la Roma che con la Polonia, dove è tornato tra i grandi, lì al servizio di Lewandowski, dopo aver archiviato la retrocessione in Under 21 coincisa con il momento no vissuto dalle parti dell’Olimpico, tra panchine, bocciature senza appello e la vicenda mediatica che non ha trovato conferme da nessuna parte. A Mourinho serve la migliore versione di Zalewski. Quel ragazzo pieno di grinta che sa come fare la differenza.

L’esterno è stato uno dei migliori durante PoloniaRepubblica Ceca, partita giocata in contemporanea con ItaliaMacedonia. La sua nazionale si è dovuta accontentare di un pareggio interno, ma Zalewski ha incassato i complimenti sia dal commissario tecnico Probierz sia da Boniek, l’uomo che l’ha convinto a scegliere la Polonia per avere subito una dimensione internazionale.

“Penso che abbiamo giocato una buona partita. È un peccato aver perso la possibilità di qualificarci direttamente, ma abbiamo ancora gli spareggi. Vedremo chi affronteremo. Abbiamo provato a segnare il secondo gol e abbiamo creato occasioni, calci d’angolo e calci piazzati, ma purtroppo non siamo riusciti a segnare. Penso di aver sfruttato l’occasione, ma devo ancora lottare per restare in nazionale più a lungo possibile. So che il ct conta su di me, ma posso aiutare anche l’Under 21 senza alcun problema”, le parole di Zalewski dopo l’1-1 contro la Repubblica Ceca. A meno di scelte in controtendenza, il terzino sarà confermato nell’undici di partenza della Polonia anche martedì, quando andrà in scena l’ultima fatica del girone di qualificazione agli Europei di fronte alla Lettonia.