Scelta del giudice errata: il processo Parnasi deve ripartire da zero

L’obiezione che fa ripartire da zero l’udienza preliminare, gli avvocati di Luca Parnasi, Fabrizio Merluzzi ed Emilio Ricci, l’hanno riservata per una delle ultime udienze davanti al gup. L’incompatibilità del giudice Costantino De Robbio, che non potrà decidere se mandare a processo i quattordici imputati, perché durante le indagini preliminari era intervenuto nel ruolo di gip, firmando un decreto di intercettazione, è stata riconosciuto in un’ordinanza trasmessa al capo dei giudici. Un atto firmato dallo stesso De Robbio in seguito all’istanza dei legali del costruttore, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al traffico di influenze per il progetto dello stadio di Tor di Valle. Adesso dovrà essere individuato un nuovo giudice e l’udienza preliminare ricomincerà da zero. Il colpo di scena, che arriva dopo il mancato accordo tra gli avvocati di Parnasi e la procura sul patteggiamento dell’imputato principale, allunga i tempi. Di certo l’udienza preliminare sarà fissata in autunno, quando la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sulla retroattività della cosiddetta Spazzacorrotti, la legge colpirebbe anche Parnasi, sebbene l’approvazione sia successiva ai reati contestati, pregiudicando pene più miti (in caso di un rito alternativo) e, soprattutto, escludendo misure alternative al carcere in caso di condanna. Lo riporta Il Messaggero.

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