Salah ne fa tre, Perotti è ovunque. La Roma corre e resta l’anti-Juve

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Il derby americano fra il bostoniano Pallotta e il canadese Saputo finisce secondo logica: vince la Roma che si mette da sola in scia alla Juve grazie a un 3-0 sul Bologna santificato dalla prima tripletta in A di Salah, giunto a quota 8 gol in campionato. Morale: se il capocannoniere Dzeko si ferma, spunta l’egiziano che lancia la Roma a punteggio pieno in casa in campionato e stavolta a difesa imbattuta. Anzi, alle 6 partite già vinte ci sono da aggiungere anche le ultime 3 della scorsa stagione, per una striscia che – guarda caso – nasce dal pari interno proprio col Bologna. Un bel «9» che mancava dal febbraio 2010.

SUPER PEROTTI – Il paradosso è che a partire meglio sono gli emiliani, con Donadoni che in avvio – privo di Gastaldello e Verdi – piazza Dzemaili e Krejci alle spalle dell’ex giallorosso Sadiq. Il primo ha il compito di tagliare verso il centro favorendo l’allargamento del centravanti e gli inserimenti laterali di Taider, mentre il secondo prova a giocare più vicino al compagno di reparto, lasciando spazio alle incursioni di Masina su cui deve vigilare Bruno Peres. Vista la vena appannata di Strootman, a far sfondare sulla sinistra la Roma è un travolgente Perotti, che ben s’intende con l’avanzato Nainggolan, lasciando i compiti di smistamento a De Rossi, poco disturbato da Dzemaili e Nagy. La partenza però, come dicevamo, è rossoblù, poiché al 2’ un cross di Taider viene sciupato sotto porta da Krejci. Non basta, perché un minuto più tardi un traversone dello stesso Taider viene incornato in rete da Sadiq; buon per i giallorossi che la palla sia uscita prima dell’assist. Questo però sveglia la squadra di Spalletti, e la carica la suona Dzeko che all’11’ cavalca verso la porta e tira fuori di poco. È l’anticipo del vantaggio, nato al 13’ dalla progressione sulla fascia di Perotti sul fragile Ferrari; il passaggio è per Salah, la cui conclusione è deviata da Masina alle spalle di Da Costa. Le squadre però non rallentano e, pur sbagliando qualcosa negli appoggi, cercano sempre la profondità. Nel braccio di ferro, però, vanno com’è ovvio meglio i giallorossi, tant’è che Nainggolan e due volte Perotti concludono a fil di palo belle azioni rifinite sempre dalla catena di destra da Salah o Bruno Peres. Il Bologna però è vivo, e proprio l’ex Sadiq va alla conclusione un paio di volte, stoppato bene da uno Szczesny lucido anche nelle chiusure «alte».

TORNA DESTRO Nella ripresa il Bologna prova ad alzare il baricentro, ma le praterie scatenano le belve giallorosse. Nel giro di 4’ infatti Da Costa deve salvare due volte su Dzeko e al 15’ si ripete su Salah, sempre più lanciato in devastanti uno contro uno. Non a caso su una palla rubata da Strootman l’egiziano si invola e segna il raddoppio. La partita a quel punto è in ghiacciaia e i giallorossi fanno a gara per mandare in gol il bosniaco. Ma al 26’, proprio su tiro di Dzeko, deviato maluccio dal portiere, irrompe ancora Salah e fa tris. Prima della doccia resta da segnalare il ritorno di Destro, una parata vera di Szczesny sul neo entrato Pulgar e lo sciupio sotto porta dei due cannibali offensivi giallorossi. Impressioni: se lo 0 nella casella vittorie nelle ultime 7 gare intristisce il Bologna, con una Roma così straripante in attacco sarà difficile trovare in Serie A una anti-Juve migliore. E a Torino lo sanno già.

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