Sabatini conferma: «Via a fine stagione». Il tecnico lo censura: «Un errore dirlo»

sabatini spalletti

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – In attesa di quello legato a Totti, almeno il balletto su Sabatini è alla fine. A quasi due mesi dalle prime indiscrezioni sulle sue dimissioni, ora c’è l’ufficialità. Ma non da parte della proprietà, bensì dal d.s. della Roma. «Ho chiesto a Pallotta la rescissione del contratto dal 30 giugno, lui si è dimostrato disponibile». Di fatto, è l’addio, già segnato a ridosso del mercato invernale. «Ma Walter ha sbagliato, questo annuncio non è un modo di ragionare corretto, così si disperdono le energie», commenta Spalletti.

IL LAVORO – Sabatini è da tempo un d.s. dimissionario. Pallotta poteva cambiare subito, ha preferito andare avanti così. «Le critiche di Spalletti le accetto, anche se non volentieri ­ – continua Sabatini – ­. Chiarisco: non mi sento superato e non ho rimpianti particolari, se non quello di non aver vinto. Il Chelsea? Parlo molto male l’inglese. Ma ora contano l’allenatore e la squadra. Spalletti sta facendo un lavoro straordinario, forgiando un’idea fatta di comportamenti e non di parole. Vuole ribaltare un luogo comune di questa città, convincendo giocatori e non solo all’impegno quotidiano, senza alibi né storie, per competere con la Juventus. Sta riuscendo in quella rivoluzione culturale dove non sono riuscito io, forse per incapacità o per troppa lontananza da Trigoria. Ma il mercato per il prossimo anno lo faccio ancora io».

FUTURO – Sabatini punta a lasciare i suoi uomini alla Roma, aveva suggerito Massara (che manca però di pedigrée) o Sensibile. L’idea di Pallotta è di mettere Alex Zecca come supervisore di un’équipe, con il nuovo d.s. che balla tra i nomi di Berta, Gerolin, Carli e Balzaretti. E dopo Sabatini, presto si potrebbe chiudere anche il capitolo Totti. «Ci sarà presto un chiarimento – ­ chiude il d.s. ­- La questione sarà affrontata presto in maniera definitiva».

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