Il Tempo – Poker servito ai polacchi. Esordio super per Tachtsidis

Zemanlandia va in America e colpisce con i soliti effetti speciali. Basta e avanza un tempo di pura rapsodia boema per sistemare lo Zaglebie Lubin e inaugurare il tour a stelle e strisce della Roma made in Usa con un successo extralarge. Quattro gol di pregevole fattura, un palo, una miriade di occasioni, altrettante verticalizzazioni e una piacevolissima scoperta di nome Tachtsidis: tutto in neanche 45’.

La Roma inizia lo show facendo centro dopo 37”: idea illuminante dello straordinario Tachtsidis, taglio di Bojan e tap-in di Osvaldo.La giostra romanista, però, è solo ai primi giri: Bojan prende un palo, Tachtsidis, Bradley e Pjanic fanno meraviglie e il divertimento è assicurato. Pazienza se Stekelenburg, il debuttante Castan e il giovane Romagnoli si ritrovano ogni tanto in balia delle avanzate, fortunatamente senza conseguenze, dei dirimpettai polacchi. Il bello deve ancora arrivare: Tachtsidis raddoppia con un cucchiaione d’antologia, Lamela concede il tris con un pallonetto d’autore e Bojan il poker dopo aver trattato quattro avversari (più il portiere) come birilli.

Fine del primo atto, cambio di attori e via con la seconda parte della recita. Dentro Totti, Burdisso, Heinze (impiegato da terzino destro), Marquinho, Florenzi, Nico Lopez, Lucca, Verre e Josè Angel: il ritmo è molto meno indiavolato di prima, divertimento e occasioni non mancano ma i gol sì. Il confronto,con i fuochi d’artificio del primo tempo, è impietoso: Nico Lopez sfiora due volte la cinquina, Totti si ferma al palo, lo Zaglebie anche alla traversa (grazie alla manona di Stekelenburg) e basta. Zeman, come sempre, non si scompone: «Mi è piaciuta la voglia di creare qualcosa nel primo tempo mentre nella ripresa abbiamo sbagliato a giocare troppo individualmente. Tachtsidis ? Ha giocato bene, ma può fare anche meglio». Prossima fermata americana mercoledì nella Boston di Pallotta e DiBenedetto, raggiunta subito dopo la partita di ieri dalla carovana romanista, con il Liverpool.
Il Tempo – Matteo De Santis

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