Roma. Su e giù dalle montagne russe

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Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – La stagione della Roma fino a questo momento si può definire altalenante. I giallorossi alternano prestazioni sublimi come quelle contro la Juventus, il Carpi e il Palermo in campionato e Barcellona in Champions League, a disastri clamorosi come quelli contro il Bate Borisov nella competizione europea oppure come il Sassuolo o il Verona nel territorio Nazionale.

In fin dei conti il bilancio in Italia è positivo. La squadra è nelle posizioni alte di classifica e sembra che ci resterà fino alla fine del campionato. La Roma segna tanto, tantissimo, ha il miglior attacco della Serie A con ben 17 reti messe a segno e con oltre 10 giocatori che hanno trovato la via del gol.

Gervinho, in queste ultime partite, sembra ritrovato, Salah è sempre una scheggia impazzita che salta l’uomo e te la mette dove vuole con il suo sinistro, Dzeko, anche se fatica a trovare il gol, è un punto di riferimento prezioso per la squadra fino ad arrivare al gran lavoratore che è Iago Falque che magari non si vede durante la partita ma che fa tante piccole cose che alla fine portano benefici.

Questo è l’aspetto che fa più contento Garcia perché l’anno scorso la sua squadra faceva fatica a segnare mentre nell’annata corrente non sembra essere il problema principale come lo può essere la difesa. Infatti sembra strano a dirlo ma il vero cruccio del mister francese è il reparto arretrato che da poche gioie e tanti dolori.

La Roma era abituata ad avere una delle migliori difese della Serie A ma quest’anno il brusco risveglio, qualcosa non va, qualcosa non funziona in un reparto che da quando c’è Garcia è stato praticamente perfetto. Assenza di Castan? Cessione di Yanga-Mbiwa e Astori senza prendere un sostituto adeguato? Al momento non si sa ma una cosa è sicura, se la Roma vuole vincere lo scudetto deve correggere questo errore da circoletto rosso per non farsi infilare dal Carpi o Palermo di turno e permettere anche a Manolas di rifiatare qualche partita.

In Europa la musica cambia, è una musica drammatica perché dopo la sconfitta contro il BATE Borisov le certezze ottenute contro il Barcellona sono crollate inesorabilmente e la qualificazione è quasi appesa ad un filo. Servono delle grandi partite contro il Bayer Leverkusen e possibilmente fare bottino pieno per andare verso quello che deve essere un obiettivo della Roma, la qualificazione agli ottavi di finale.

Serve un approccio diverso alla partita e questo i giocatori lo sanno perché la Champions League non è la Serie A e le squadre non ti regalano nulla.

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