Garcia è pronto a ridisegnare la Roma, per l’ennesima volta. Per la gara di domenica pomeriggio contro l’Atalanta (ore 15 arbitra Gervasoni), il tecnico francese sarà costretto ancora una volta a fronteggiare una situazione di grande emergenza, praticamente in tutti i reparti. Senza gli squalificati De Rossi e Manolas, e con pochissime possibilità di recuperare Gervinho (al massimo andrà in panchina) e Keita, l’allenatore giallorosso rischia di dover rinunciare anche a Pjanic, che pure ieri ha lavorato a parte a causa di un problema alla caviglia destra e che oggi sosterrà un provino decisivo.
Se anche dovesse recuperare, difficilmente partirebbe titolare. Per questo contro l’Atalanta a centrocampo dovrebbe toccare a Nainggolan, Paredes e Uçan: un reparto assolutamente inedito con il belga schierato «allla De Rossi» davanti alla difesa e con gli altri due che insieme dal primo minuto non hanno mai giocato.
In caso di forfait del bosniaco, però, non si potrebbe escludere nemmeno il piano B, rappresentato dal cambio di modulo e dal passaggio al 4-2-3-1, con Paredes o Uçan al fianco di Nainggolan, e con Florenzi, Ljajic e uno tra Iturbe e Ibarbo alle spalle della prima punta, che sarà Francesco Totti. La buona notizia di giornata per Garcia è infatti il recupero del capitano, che si è allenato con i compagni e sarà a disposizione contro l’Atalanta, oltre un mese dopo la sua ultima presenza nella formazione titolare, lo scorso 16 marzo contro la Sampdoria. Lo stop di due giorni fa era programmato: come capita praticamente tutte le volte che Garcia fa svolgere una doppia seduta.
Altre varianti tattiche ruotano intorno alla posizione di Florenzi, sempre più jolly in grado di far cambiare pelle alla squadra anche a partita in corso. Se infatti Garcia decidesse di non rinunciare al 4-3-3 di partenza, potrebbe arretrarlo in mezzo al campo, lasciando fuori uno tra Paredes e Uçan. Se poi volesse concedere un turno di riposo a Cholevas, potrebbe schierarlo esterno basso, con Torosidis dirottato a sinistra.
Corriere della Sera – G. Piacentini
