Roma, punto di ricaduta

La Roma va sempre in altalena, è ingovernabile. Eusebio Di Francesco dopo il pareggio contro l’Atalanta ammette di non avere la soluzione per questa squadra che appare e scompare, comportamento che non è da big. Ora si rischia di mettere seriamente a rischio il piazzamento in zona Champions. Non conta lo spessore dell’avversario, è solo la Roma da tenere sotto osservazione. Le sostituzioni, sbagliate o giuste che siano, non aiutano quasi mai. L’incapacità di gestire il match ed il risultato è il difetto che più lo angoscia. Mancano leader come Alisson, Nainggolan, Strootman e De Rossi, che non gioca dal 28 ottobre. Come riporta Il Messaggero, la Roma e le 5 rimonte subite lo confermano: si dura spesso fino all’intervallo o poco di più. Di Francesco sa che qualcosa nella preparazione atletica non ha funzionato. L’estate prossima dovrà per forza modificarla. Anche perché i 27 infortuni muscolari incidono sul rendimento stagionale. A Bergamo è stato toccato il fondo. Nessun tiro in porta nella ripresa e possesso palla lasciato all’Atalanta. Il blocco mentale e il deficit atletico non sono sufficienti a motivare i soliti black out. Il 4-2-3-1, copione poco gradito a Di Francesco, è l’immagine della Roma di oggi, incompiuta. Da questo mercato invernale servirebbe almeno un difensore.

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