Roma, potevi fare di più: «Sì, è un’occasione persa»

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Fosse stato un film, ne sarebbe stato il regista. Perché poi in campo ha giocato proprio così, a tutto campo, anche se poi lui il finale l’avrebbe girato in tutto altro modo. Del resto, da quando è arrivato a Roma Diego Perotti è sempre stato uno dei più fiduciosi per il secondo posto. Dopo il pari di ieri, invece, ora è tutto più complicato. «Abbiamo perso una buona opportunità, ma abbiamo fatto un buon secondo tempo — dice il fantasista argentino —. Meritavamo di vincere, ora pensiamo all’Atalanta, dobbiamo portare a casa la prossima partita. Siamo ancora a 6 punti dal Napoli, non possiamo più perdere e sperare che loro lasciano qualche punto per strada. Pensiamo alla gara di Bergamo, dobbiamo tornare a vincere subito». Eppure un paio di sue accelerazioni aveva tagliato in due la difesa avversaria, sembrava davvero che alla fine la Roma potesse arrivare lo stesso l’obiettivo. «È un peccato, fa arrabbiare il fatto che loro hanno avuto una solo opportunità e l’hanno messa dentro. Noi invece abbiamo creato tanto e giocato bene, soprattutto nel secondo tempo. Ci è mancata un po’ di fortuna, basta pensare ai tre pali di Salah o alle occasioni di Iago e Totti. Abbiamo creato tante occasioni, tante volte siamo arrivati vicino alla porta e non siamo stati bravi a metterla dentro». Neanche quando è entrato Totti, che però ieri un bel po’ di luce in campo l’ha portata eccome. «L’abbiamo visto, è un giocatore diverso rispetto a tutti quelli della A chiude Perotti . Ha fatto pareggiare la partita da solo giocando solo 45’».

ANCORA TUTTO APERTO – Come Perotti, però, ci crede ancora pure Manolas, che alla fine si è preso i complimenti di Spalletti. «Non è ancora finita per il secondo posto — dice —. Sicuramente è dura, ma noi non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a vincere le partite». In attesa di capire bene l’entità del fastidio muscolare di Dzeko alla coscia destra, la Roma tornerà ad allenarsi stamattina, e Manolas traccia la via: «Non dipende da noi, dobbiamo sperare nei passi falsi del Napoli, ma dobbiamo continuare a crederci. Sempre». I tre pali di Salah, nello spogliatoio romanista, gridano ancora vendetta: «Se avessimo segnato sarebbe stata un’altra partita, abbiamo avuto tanta sfortuna. Però dobbiamo archiviare in fretta tutto, perché il Napoli deve venire qui e giocare contro l’Inter, l’aritmetica ci dice che non è chiuso niente». Chiuso non è neanche il discorso relativo al mercato, nonostante il suo contratto dica che, in caso di vendita, la Roma fino a settembre dovrebbe dare metà del guadagno all’Olympiacos: «Chiedete alla società, io ho tre anni di contratto e vediamo che succede in estate. Il mio procuratore a colloqui col Manchester? Non so niente, non mi dice niente, vediamo a fine campionato».

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