Il Messaggero (G. Lengua) – Meno di una settimana al raduno e José Mourinho non ha ancora il centrocampista e l’attaccante per impostare la prossima stagione. Non un problema, tant’è che per adesso non sono partite le proteste social in stile Special One. Di tempo per costruire la squadra ce n’è ancora molto anche se l’ideale sarebbe avere tutte le pedine al proprio posto entro fine mese.

Non dipende solamente da Tiago Pinto (in questi giorni al lavoro dal Portogallo), ma anche dagli altri club che stanno aspettando il miglior offerente. Come il Sassuolo che ha messo in vendita Frattesi e attende un’offerta congrua dell’Inter: la richiesta è di 40 milioni, ma l’ad neroverde Carnevali è consapevole che nessuno ci arriverà se non qualche club di Premier a cui Davide ha detto “no” a priori.

E allora è disposto a scendere a 35, cifra che i giallorossi potrebbero spendere se sommati il 30% da scalare, i 10 milioni di Volpato e Missori e un paio di sconto. A quel punto basterebbero poco più di 10 milioni per chiudere l’affare, magari con un prestito con obbligo di riscatto o con pagamento dilazionato in più anni. C’è anche la possibilità di inserire una contropartita (Bove), ma al momento non è presa in considerazione.

Se il piano Frattesi dovesse fallire, allora i nomi caldi sono quelli di SabitzerRenato Sanches e Kamada. Resta un’incognita l’attaccante, nonostante Mourinho ne abbia un disperato bisogno per via dell’infortunio di Abraham e i problemi con il gol di Belotti. Piace moltissimo Scamacca con cui c’è un accordo verbale, ma manca quello con il West Ham. Resta in pista anche Morata.

Oggi annuncio di Llorente: tornerà in prestito con obbligo di riscatto a 5 milioni condizionato al 50% delle presenze. In dirittura d’arrivo anche Kristensen. È stata annunciata la partnership con Adidas, giovedì verrà presentata la nuova maglia, che vestirà tutte le squadre giallorosse.

Tra le foto pubblicate sui social, anche quella di una maglia numero 10 che apparteneva a De Sisti nella stagione 1977-78 e le foto di Totti Giannini. In moltissimi hanno pensato che si trattasse di un messaggio sibillino per annunciare che Dybala vestirà la 10 il prossimo anno. In realtà era un omaggio ai grandi campioni del passato. Paulo resterà con il 21 a meno che non accetti la corte dell’Al-Hilal: gli arabi lo hanno chiamato, ma lui ha ringraziato facendo sapere che vuole restare nel calcio che conta. Ma se dovesse arrivare un’offerta indecente dire di “no” sarà più complicato.