
Crede davvero allo scudetto?
“Voi siete intelligenti, era una dichiarazione fatta a posta. Io sono ottimista e positivo, dobbiamo essere tutti così all’interno dello spogliatoio e del club, dobbiamo guadare avanti, è il modo migliore per ottenere qualcosa di più”.
Cosa cambia rispetto a due mesi fa?
“Non lo so, arriviamo con le stesse partite giocate, goiocheremo anche domani per vincere. cambia che le altre non giocano. Se siamo in grado di prendere i tre punti allungheremo lo scarto sul terzo e ci avvicineremo alla Juve. Il Parma ha fatto 16 risultati positivi e ora vengono da due risultati negativi, forse cambia solo questo”
Qual è il valore della difesa?
“Mostra l’impegno difensivo di ognuno, perché nella struttura della difesa parliamo anche di attaccanti. Siamo una squadra che non suboisce troppi tiri, poi abbiamo un portiere fortissimo e difensori di alto livello, ma non basta. Mi piace che quando perdiamo la palla pressiamo per riprenderla subito, lavoriamo come squadra. Vuol dire che gli attaccanti hanno capito che per attaccare bisogna prendere la palla e per prenderla bisogna recuperarla. La conquistiamo meglio in 11 che solo con la difesa”.
La Juventus sta crollando?
“Noi dobbiamo vincere più partite possibili e soprattutto quella in più, che sarà domani. Dopo vedremo, anche con un pareggio la Juve perde punti. Il nostro destino è il secondo posto, ma se c’è competitività per arrivare più in alto ben venga. Vedremo, ci sono 8 partite per noi e 7 per le altre. Con 21 punti si possono fare delle cose, finché la matematica non ci condanna dobbiamo crederci. In altri campionati ci sono state rimonti che si credevano impossibili”.
Gli ultimi gol sono più frutto degli errori altrui o dei meriti vostri?
“E’ vero che se non andiamo a pressare l’avversario gioca più facilmente, soprattutto gli attaccanti devono essere attenti. L’attaccante non è sicuro che il difensore vada a prendere la palla, deve sempre essere attento a l’errore avversario. Lo abbiamo visto a Verona, è una qualità per un attaccante. Pressing alto? Dipende dalla mia strategia e da come va la gara, facciamo sempre così. C’è una strategia ma anche un atteggiamento per cui i giocatori possono cambiarla in corsa. Sono tranquillo sul fatto che alcuni giocatori ce l’hanno nel sangue ma è anche una questione di testa. Non bisogna essere un giocatore forte fisicamente per farlo”.
Questa squadra è già in grado di affrontare la Champions?
“Sappiamo che ogni anno una rosa è dofferente rispetto all’anno prima. La Roma cambierà, ma per il momento non parliamone. E’ una bella domanda per parlare di mercato ma non ne parlo, voglio raggiungere un bel traguardo con questa rosa che lavora tanto, sono tutti uniti, mi piacerebbe raggiungere una cosa bella a fine stagione con questi ragazzi”.
Vincendo domani che percentuale si tiene per lo scudetto?
“In questo gioco non sono bravo… Bisogna vincere domani, non è vinta perché il Parma gioca per l’Europa. Non importa chi abbiamo davanti, abbiamo fame, siamo carichi e speriamo di vedere molti tifosi perché anche loro si aspettano che andiamo avanti. Speriamo che pur giocando alle 18.30 i tifosi che lavorano possano venire”.
Taddei merita il rinnovo?
“Ho già detto che non parlo di casi individuali. Sono molto contento di lui dall’inizio, ho fatto di tutto per convincerlo a rimanere, che è ciò che voleva. Siamo stati d’accordo sul suo ruolo e lo fa alla grande. Non mostra solo in campo la sua qualità am è anche apprezzato come uomo”.
Il gioco di Marchionni potrebbe cambiare i suoi piani?
“E’ un bravissimo giocatore, ma cambia tutto se loro giocano a 4 o a 3. Non si tratta solo di marcare il regista ma il triangolo di centrocampo può cambiare sul piano difensivo. Lo facciamo dall’inizio della stagione lo faremo anche domani”.
Romagnoli cosa dà in più rispetto a Dodò e Torosidis? Domani è un match point per il secondo posto?
“Non sarebbe un vantaggio definitivo ma fondamentale sì. Cercheremo di ottenerlo. A sinistra abbiamo 4 giocatori differenti, sappiamo che Alessio è più difensivo, prima dell’infortunio ero molto contento di Dodò. Possono capitare gli infortuni ma può capitare anche che uno entri e faccia molto bene. Quando ha giocato Dodò siamo statai bravi anche sul piano difensivo, altrimenti non saremmo la miglior difesa d’Europa. Torosids è un discorso a parte, può fare tanti ruoli e per sfortuna non abbiamo Balzaretti, lo aspetteremo per il tempo necessario. Chi gioca dipende da tante cose, bella risposta zero a zero no?”.
Le chiedo di fare un piccolo bilancio della sua stagione: cosa ha portato di nuovo in Italia lei?
Il bilancio si fa dopo 38 partite. Il fatto di essere una Roma da record è merito di tutti. Voglio vederla da record però dopo la fine della stagione. Abbiamo tanta fame che vogliamo mostrarla a ogni partita.
L’obiettivo quale sarebbe vincendo anche domani? E’ una finale la partita di domani?
Saremmo vicini più alla Champions. La matematica dice che vincendo domani saremmo quasi in Champinos. Ed è meglio qiualificarsi direttamente che attraverso i preliminari.
Lei ha assistito al botta e risposta Benitez-Conte sui fatturati, come si inserisce la sua Roma riguardo a questi temi?
Sembra più facile fare una grande rosa con tanti soldi, ma sugli argonmenti economici meglio domandare a Pallotta o Baldissoni. Abbiamo questo anno fatto in modo di mettere un po’ di soldi in cassa e costruito una rosa che sta dimostrando di poter fare grandi cose.
