gazzetta.it (C. Zucchelli) – Qualche giorno di vacanza con i genitori e la sorella in Portogallo, nella Douro Valley, la regione dei vini di qualità. Chissà che davanti a un buon bicchiere Tiago Pinto non sia riuscito a trovare la soluzione per quello che lo preoccupa di più in questo periodo: la situazione dei prestiti e degli esuberi della Roma.
[inline]
Nel suo ufficio a Trigoria Pinto ha tre lavagne: una con i giocatori della prima squadra, un’altra con i primavera e un’altra ancora con tutti quei calciatori che torneranno a Trigoria e cercano squadra. E costano alla Roma settanta milioni di stipendi. Minimo.
[inline2]
In primis Pinto dovrà occuparsi dei prestiti. Florenzi (3 milioni netti d’ingaggio, bonus esclusi), Olsen (2.5), Nzonzi (3), Kluivert (2.6) e Ünder (2.2) sono i casi più urgenti da sistemare. Se per il laterale azzurro le richieste non mancano, dall’Italia e dall’Europa, con la Roma che chiede almeno 9 milioni per il cartellino, gli altri sono un rebus. Kluivert e Nzonzi sono richiesti da Lipsia e Rennes, dove hanno giocato l’ultima stagione, ma non c’è ancora accordo economico, mentre Leicester e Everton non riscatteranno Ünder e Olsen. La Roma spera che l’Europeo aumenti il loro valore, ma per ora non ci sono trattative serie in corso. Stesso discorso per i vari Riccardi, Antonucci, Coric e Bianda, tutti ragazzi in cerca di squadra.
[inline3]
Pinto dovrà poi occuparsi dei giocatori in rosa che non rientrano nei piani di Mourinho e del club. E quindi, ad ora, Pastore (4.5 di stipendio), Santon (2.2), Fazio (2), Pau Lopez (2.5), Carles Perez (2) e probabilmente Diawara (2.5). Tutti giocatori che il club vorrebbe cedere per fare cassa e per risparmiare sugli ingaggi, ma al momento hanno tutti poco mercato.