Roma, lo stadio si trasforma in caso politico

stadiodellaroma99

TuttoSport (S.Carina) – Un affondo duro. Diretto. Di quelli che non ammettono fraintendimenti. A parlare è l’assessore all’Urbanistica in pectore della giunta Raggi, Paolo Berdini, che intervistato da Radio Radicale non utilizza mezzi termini quando gli viene chiesto del progetto del nuovo stadio della Roma: «Sono contrario, trovo assurdo regalare ad un privato milioni di metri cubi di cemento in cambio di servizi che sono un atto dovuto alla città. Ritengo inoltre che su una questione del genere, si possa indire un referendum per chiedere ai cittadini la loro opinione». Il braccio di ferro è appena iniziato. Perché della contrarietà dei pentastellati a Trigoria ne erano a conoscenza da tempo. Proprio in quest’ottica, alla vigilia delle elezioni, il dg Baldissoni aveva paventato una causa milionaria qualora il Comune avesse deciso di modificare o revocare la delibera di pubblico interesse, rilasciata dalla precedente Giunta Marino: «Qualora venissero cambiate le carte in tavola, a questo punto dell’iter che è solo amministrativo e non più politico, siamo pronti a far causa e a chiedere un cospicuo risarcimento».

Tecnicamente la retromarcia è possibile visto che mancano ancora due passaggi prima che l’iter sia giuridicamente concluso. Conclusione che avviene con il via libera della Conferenza di servizi decisoria in Regione. Fino a quel momento, il Campidoglio può modificare o ritirare il pubblico interesse (ma serve una nuova delibera del Consiglio Comunale, non basta una delibera di Giunta) concesso il 22 dicembre 2014. E Berdini sembra avere tutta l’idea di provarci: «Rispetterò le leggi ma utilizzerò ogni mezzo consentito per impedire questo scempio e per tutelare gli interessi della città. Se vuole la Roma ha a disposizione lo Stadio Olimpico o il Flaminio che vanno valorizzati. Ripeto, assurdo regalare milioni di metri cubi di cemento a privati». Vien da sé che la situazione è molto delicata anche perché il nuovo stadio è da sempre il core business di Pallotta, come dichiarato più volte dall’interessato. La domanda è lecita: cosa farà il presidente statunitense qualora dovesse venir meno la possibilità di costruire l’impianto di proprietà?

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti