Il Messaggero (D. Aloisi) – Con l’arrivo di Hummels è terminato il mercato della Roma. Una sessione finita in ritardo a causa della situazione Dybala e dei problemi con Danso. Ghisolfi ha regalato a De Rossi 12 giocatori considerando anche il riscatto di Angeliño. Sono arrivati a Trigoria AbduIhamid, Dahl, Dovbyk, Hermoso, Hummels, Koné, Le Fée, Ryan, Saelemaekers, Sangaré e Soulé. Una vera e propria rivoluzione da più di 100 milioni di euro. I Friedkin ne hanno sborsati poco più di 90 ai quali andranno poi aggiunti i 18 per l’obbligo di riscatto di Manu Koné che portano la cifra a 109.

Per ritrovare una campagna acquisti così importante dal punto di vista dei giocatori arrivati e dei soldi spesi bisogna fare un passo indietro e tornare alla stagione 2018/2019. Anche in quel caso arrivarono 12 nuovi calciatori, ma il risultato fu disastroso con tante delusioni come Nzonzi, Pastore e Kluivert. 

L’allenatore giallorosso è soddisfatto del mercato e quest’anno la politica è cambiata: pochi prestiti, ringiovanimento della rosa e taglio del monte ingaggi. La coppia Souloukou-Ghisolfi è riuscita a tagliare circa 37 milioni netti di stipendi e non solo. Le operazioni in uscita registrano un impatto positivo per circa 91,6 milioni di euro sul bilancio 24/25. Cifra che si ottiene sommando l’incasso dei prestiti, il risparmio di ammortamento per i giocatori ceduti in via definitiva e quello sull’ingaggio lordo per chi ha salutato.

L’obiettivo è sempre quello di tornare in Champions League per far respirare le casse, ma ora la palla passa a De Rossi e alla squadra.
La Roma quest’anno si dovrà consolare ancora con l’Europa League. La dirigenza giallorossa ha inserito Hummels in lista Uefa quasi al gong finale. Quest’anno per la comunicazione a Nyon il club non ha avuto nessun problema con il transfer balance. Il paletto presente nel settiment agreement firmato dai Friedkin con la Uefa qualche anno fa aveva creato delle difficoltà nella passate edizioni.