Corriere della Sera (L. Valdiserri) – La palla è quadrata. Nel senso che i numeri non spiegano tutto nel calcio, ma molto sì. Roma e Atalanta si sono presentate allo scontro diretto con questi numeri. Differenza tra gol segnati ed expected gol: Atalanta +0,20 e Roma -5,39. Indice di pericolosità offensiva: Atalanta 50,3 e Roma 62,5. La partita ha confermato al massimo livello queste tendenze.
La Roma ha creato molto di più (21 tiri a 4, 5 a 1 nello specchio della porta) ma ha sprecato l’inverosimile. L’Atalanta ha creato tre occasioni – il gol di Scalvini, con un bell’inserimento; un tiro alto di Muriel; un quasi autogol di Ibanez – ma ha capitalizzato e portato a casa tre punti pesantissimi per la classifica.
Nessuno si deve vergognare a difendersi e, come quelle della Roma (Dybala infortunato nel riscaldamento, Wijnaldum, Karsdorp, El Shaarawy), contano anche le assenze della Dea (Zapata, Dijmsiti, Zappacosta, Palomino).
In quattro trasferte di campionato l’Atalanta non ha subito nemmeno un gol. Ieri deve ringraziare Sportiello (entrato al posto di Musso, steso dal “fuoco amico” di Demiral) e gli sprechi sciagurati di Abraham e Shomurodov, ma il dato dice molto. Non è più la squadra che faceva brillare gli occhi con il suo gioco arrembante, però i punti sono punti.