Eusebio Di Francesco quella resilienza in salsa abruzzese l’ha spalmata su tre momenti chiave di un 2018 fatto di alti e bassi. l primo momento di crisi è arrivato a gennaio quando le voci di mercato su Nainggolan e Dzeko hanno alimentato il malumore a Roma e nello spogliatoio. Poi è arrivato il filotto di vittorie in campionato e i successi in Champions League. A settembre, infatti, la panchina è tornata seriamente a scricchiolare sotto i colpi di Atalanta, Milan Chievo e Bologna. Ma anche in questo caso Di Francesco è riuscito a uscirne intatto grazie al cambio modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1. A fine ottobre, infatti, è tornata la crisi aperta dalla vittoria con la Spal e dalla prestazione col Napoli. Il successo di Mosca, con conseguente ipoteca sugli ottavi di Champions, e le belle prestazioni con Fiorentina e Samp per ora possono bastare. Lo scrive Leggo.
