Roma, la difesa che cambia. Manolas è l’unica certezza

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La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Nei tanti paradossi della Roma di questa stagione ce n’è uno che, più di tutti, spiega la grande confusione che regna a Trigoria: l’attacco, che tanto male sta facendo, rischia di ritrovarsi, più o meno, con gli stessi uomini, mentre la difesa, che Garcia spesso cita come uno dei punti di forza, verrà rivoluzionata. Dal portiere agli esterni (non considerando Florenzi), passando per i centrali, c’è soltanto un giocatore sicuro di restare ed è Manolas. Il greco, presente a una festa di tifosi un paio di giorni fa, ha garantito che la Roma farà «di tutto per arrivare seconda » e, almeno per lui, questo significherebbe giocare di nuovo e sicuramente la Champions. Per gli altri, dipenderà dal mercato.

ANCORA CAMBIAMENTI Sabato a San Siro, per l’ennesima volta, Garcia sarà costretto a cambiare il reparto rispetto alla partita precedente. Giocherà uno tra Torosidis e Florenzi a destra, al centro Mapou e Manolas (Astori squalificato), a sinistra verrà riproposto Holebas che, all’andata, giocò contro i nerazzurri la sua miglior partita. Cambiare i difensori, per la Roma di quest’anno, è diventata la regola, lo scorso anno invece un’eccezione che fece benissimo a tutta la squadra. In teoria però, anche adesso la Roma subisce poco: 23 le reti incassate, 8 in più della Juventus, 7 in meno della Lazio.

TOP EUROPA Essere i secondi in Italia e tra i migliori nei campionati europei (in Spagna solo il Barcellona ha preso meno gol, in Francia il Monaco è a 23 e le altre tutte sopra, in Inghilterra la migliore è il Southampton con 24, in Germania ci sono solo Bayern e Borussia Monchengladbach migliori dei giallorossi) conta però poco o nulla, perché a fine stagione sarà rivoluzione. Si inizierà dal portiere: De Sanctis resterà perché ha un altro anno di contratto, ma la Roma cercherà un titolare e manderà via Skorupski, tenendo come terzo Lobont che ha una sorta di vitalizio a Trigoria.

TUTTI VIA Sulle fasce Cole dovrebbe andare negli Usa, Holebas resterà come secondo ma se dovesse arrivare un’offerta nessuno si strapperebbe i capelli, Astori molto difficilmente verrà riscattato, Yanga-Mbiwa resterà come terzo o quarto se non altro perché dopo averlo pagato oltre 8 milioni sembra difficile rivenderlo. A destra, Torosidis potrebbe andare al Torino nell’affare Bruno Peres, mentre il futuro di Maicon è incerto come le sue condizioni. L’addio è una possibilità concreta, considerando che in campionato ha passato più della metà delle partite tra panchina e tribuna.

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