Corriere della Sera (G. Piacentini) – “Le squadre forti hanno tanti giocatori forti, con undici giocatori forti vinci una partita, con una rosa completa ottieni i risultati: spero di scegliere bene”. Daniele De Rossi, a caccia del terzo successo di fila, alla vigilia della gara col Cagliari all’Olimpico (20.45, diretta tv su Dazn) che la Roma dovrà vincere ad ogni costo per rimanere agganciata al quarto posto dopo il successo di ieri dell’Atalanta contro la Lazio, ha scoperto una rosa lunga, che con i nuovi acquisti, il rientro (oggi) di Sanches e quelli (prossimi) di Azmoun, Ndicka e Smalling, dovrà essere bravo a gestire.
“Renato sta meglio, per Chris abbiamo modulato i carichi, lo vedremo tra i convocati con l’Inter o col Feyenoord. Da quello che vedo Sanches mi sembra un ragazzo che sta bene, ha dimostrato subito disponibilità. Lo vedo tranquillo, sul passato non so dire: quando vai dal dottore ti chiede come stai, non come stavi”. Tra i nuovi arrivati, Angeliño sarà subito titolare mentre Baldanzi partirà dalla panchina. “Hanno qualità nelle giocate, nel posizionamento senza palla, nel calcio, nei primi passi. Mi piace che siano di qualità, poi l’inserimento dopo tre giorni è quello che è, ma anche nell’interazione con i compagni li vedo svegli”.
Sulla panchina del Cagliari ci sarà Claudio Ranieri, con cui ha condiviso momenti importanti della sua carriera. “A lui mi uniscono forse i due momenti più emozionanti in giallorosso: l’anno in cui abbiamo sfiorato lo scudetto (la stagione 2009-10, ndc) e quello in cui ci siamo accompagnati a vicenda alla porta, poco meno di cinque anni fa, lasciando la nostra squadra del cuore. Mi farà piacere batterlo, ma ho stima dell’uomo e dell’allenatore”. Per spiegare la posizione in campo di Dybala scomoda un paragone impegnativo. “Ho giocato 20 anni con Totti e nessuno gli diceva dove doveva giocare: Dybala ha quel tipo di talento e dobbiamo sfruttarlo”.