Gazzetta dello Sport – Benedetti gli anni pari. Roma sempre seconda

Quanti di quei romanisti entusiasti che ieri erano a Trigoria firmerebbero per concludere questo campionato al 2° posto? Tutti. Nemmeno il più vertical dei tifosi, quello che ha sposato il progetto americano e non vede limiti nel calcio totale di Luis Enrique, oggi potrebbe sperare di più. Obiettivamente, ci vuole un bel coraggio a immaginare la Roma di maggio seconda e qualificata direttamente alla Champions League. Significherebbe superare Milan o Juventus, le due squadre in cima. Oggi, tra i giallorossi e la coppia di testa ci sono dieci punti e altre quattro squadre, Udinese, Lazio, Inter e Napoli che ha gli stessi punti. Una montagna troppo alta da scalare. I romanisti, che non rinunciano mai ad un pizzico di follia, ci credono. Altrimenti non storcerebbero il naso per la cessione temporanea di Borriello e forse Pizarro alla Juventus. «Proprio ad una diretta concorrente…», si lamentano. Ma di cosa parlano? Per riprendere quelle due ci vorrebbe un miracolo. O almeno una rimonta più impensabile di quella che due anni fa portò la Roma di Ranieri davanti l’Inter e, proprio in vista del traguardo, di nuovo indietro.

Ricordi e rimpianti È una costante dell’ultimo decennio. Non è astrologia, ma statistica: negli anni pari la Roma fa regolarmente meglio che nei dispari. Di più: dal 2002, è sempre arrivata seconda. In modi diversi, percorsi più o meno complicati, da favorita o da outsider, partendo a razzo o rimontando nel finale, comunque sempre tra mille rimpianti, e sempre seconda. Nel 2002, lo squadrone di Capello doveva ammazzare il campionato e bissare lo scudetto dell’anno precedente, finì 2° dietro la Juventus e davanti all’Inter del 5 maggio. Nel 2004, dopo un girone d’andata a tutta velocità, la Roma si fece risucchiare e superare dal Milan. Fatale fu proprio il rientro dalla sosta, il 6 gennaio, quando perse lo scontro diretto all’Olimpico. Nel 2006, le undici vittorie consecutive infilate a inizio anno non la portarono oltre il 5°posto, ma dopo Calciopoli la banda Spalletti si ritrovò seconda. Nel 2008, si celebrò il capolavoro di Spalletti: testa a testa con l’Inter di Ibrahimovic fino all’ultima giornata, pari «imposto» dal Catania e addio sogni di gloria con polemiche arbitrali ancora vive. Due anni fa, l’occasione più rimpianta: la Roma di Ranieri era riuscita a passare in testa, ma non aveva fatto i conti con Pazzini.

In salita
Cosa riserverà il 2012? L’a.d. Claudio Fenucci, intervistato da Il Romanista, garantisce grandi orizzonti, già nei prossimi mesi. «Ci miglioreremo, con la certezza che abbiamo preso la strada giusta». «Siamo motivatissimi — gli ha fatto eco Bojan su Twitter —: pronti ad affrontare questa seconda parte di stagione con entusiasmo». Ci vorrà qualcosa in più per arrivare in cima.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

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