Roma, c’è Gervinho il talismano per uscire dalla crisi

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Che la Roma sia Gervinho – dipendente non è certificato solamente dai numeri – un punto nelle ultime tre partite senza l’ivoriano, l’ultima vittoria risale al 30 agosto contro la Juventus – di questa stagione, ma soprattutto dalle prestazioni dell’intera gestione Garcia. Quando, insomma, l’ivoriano è stato al top della forma – quasi tutto il primo anno, metà del secondo e prima dell’infortunio – la Roma ha vinto e convinto. Senza di lui, viceversa, ha sempre trovato delle difficoltà sia dal punto di vista dei risultati, sia da quello della pericolosità offensiva. Per questo, tranne rarissimi casi, quando Garcia lo ha avuto a disposizione lo ha mandato in campo.

Nella valutazione dei pro e dei contro riguardo al suo utilizzo nella gara di oggi pomeriggio a Torino (ore 15), bisogna mettere da un lato la capacità dell’ivoriano, che ha lavorato con il gruppo per tutta la settimana, di entrare in forma senza aver bisogno di troppi allenamenti; dall’altro c’è il rischio, in caso di ricaduta, di non averlo a disposizione per la gara di mercoledì con il Bate Borisov in Champions League. Le parole di Garcia ieri in conferenza stampa («Gervinho è recuperato e tutti quelli che convoco sono disponibili per giocare») dovrebbero però essere abbastanza indicative delle sue intenzioni.

Con l’ivoriano in campo nel tridente offensivo al fianco di Dzeko e Iago Falque, potrebbe osservare un turno di riposo Florenzi, a beneficio di Torosidis (Maicon è squalificato), nonostante ieri Garcia sia stato abbastanza categorico riguardo alla presunta necessità dell’azzurro (e di Digne) di riposare. «Non vedo un problema di stanchezza per Florenzi e Digne. Castan? Dobbiamo migliorare nella fase difensiva ma sarebbe complicato giudicarlo solo per la gara con l’Atalanta, non è stato né migliore né peggiore dei suoi compagni. Non siamo corti negli uomini, arriverà anche il momento di altri giocatori ma in questo momento ritengo di far giocare quelli che mi danno maggiori garanzie».

Non ha chiarito, Garcia, chi tra in questo momento offre maggiori garanzie tra Morgan De Sanctis, titolare un po’ a sorpresa con l’Atalanta, e Szczesny. «L’unica cosa certa (ride n.d.r), è che ci sarà un portiere, questo è ovvio. Abbiamo due portieri forti, con caratteristiche diverse, ho totale fiducia in entrambi. Non c’è un motivo particolare se sceglierò uno o l’altro».

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