Terzo pareggio di fila in casa Roma dopo quelli con Torino e Sassuolo. Se in Piemonte la colpa la si può attribuire all’arbitro Banti che non vede il fallo nettissimo di Meggiorini su Benatia e un rigore grosso come una casa su Pjanic, nella partita di ieri i giallorossi non possono far altro che prendersela con loro stessi o al massimo con un super Vlada Avramov.
Il portiere Serbo viene scelto da Lopez a causa delle condizioni fisiche del titolare Agazzi e assolutamente non lo fa rimpiangere. La parata sul gran destro di Maicon è da manuale del calcio e non solo, in più di un’occasione l’estremo difensore cagliaritano dice no e la porta sarda non viene violata mai. gravi però anche gli errori sotto porta di Ljajic che si vanno ad aggiungere a quelli contro il Sassuolo e resta così quello con il Bologna l’ultimo gol in campionato del numero 8.
L’assenza di una punta pesa e come. Senza Totti in campo la Roma perde il suo punto di riferimento il giocatore capace di venire a prendersi la palla e lanciare i compagni con due tocchi. Pjanic prova a farlo e anche Ljajic ma con scarsi risultati. Trovare poi una squadra che si difende tutta dietro la linea della palla non aiuta e rischi anche di esporti a qualche contropiede di troppo. Nelle file dei sardi oltre al già citato Avramov bisogna sottolineare anche la prova di Ibarbo che contro la Roma sembra veder giocare l’Eto’o dei tempi d’oro all’Inter. L’attaccante colombiano attacca ma sopratutto difende come terzino aggiunto sventando più di un’azione pericolosa.
Ora la squadra di Garcia dovrà trovare il modo di uscire fuori da questo circolo vizioso fatto di pareggi e contro l’Atlanta non si può sbagliare. La trasferta a Bergamo non è certo la miglior partita per provare a vincere ma questa Roma è consapevole dei proprio mezzi e della propria forza unica cosa da migliorare lo stile di gioco quando davanti trovi un squadra che nel catenaccio fa il suo punto di forza.
Lorenzo Amadio
