La Gazzetta dello Sport – Segna alla Juninho e salva la Roma “Ma il pari non va”

A vederlo calciare ieri sembrava quasi Juninho Pernambucano, suo maestro sui calci piazzati a Lione. “Sinceramente, però, avrei preferito vincere la partita”, dice lui. E ha ragione, Miralem Pjanic, perché i tre punti di ieri avrebbero servito eccome a questa Roma. “Il risultato è negativo, inutile negarlo. Non è stata la nostra migliore giornata, ma il Bologna si è difeso bene ed ha fatto una bella partita”. Al contrario dei giallorossi: lenti, compassati e prevedibili.

Stanchezza. “È andata così — continua Pjanic a fine gara — Non siamo felici, è chiaro, volevamo vincere. E dopo l’1-1 abbiamo avuto le occasioni per farlo, avremmo dovuto segnarle. Cosa è cambiato rispetto a Bologna? Loro hanno cambiato molto e qui si sono difesi bene”. Ma non solo, la Roma è sembrata anche ferma sulle gambe, un po’ stanca. “Forse sì, la gara con la Juventus si è fatta sentire — ammette il centrocampista bosniaco — soprattutto se poi pensiamo che loro venivano da una settimana di riposo”.

Monotematico. Ma ieri la Roma è incappata anche in un altro problema, la staticità del gioco. “Tutte le squadre sono preparate, studiano le avversarie — dice TaddeiDobbiamo trovare una soluzione, giocare anche con le squadre come il Bologna, che si chiudono. Il mister è stato chiaro: lo sviluppo del gioco sarà lo stesso, ma cercheremo di essere più veloci. Contro i felsinei ci è mancata anche la finalizzazione, non siamo stato fortunati”. Già, la finalizzazione. Per gli attaccanti ieri non è stata proprio la giornata migliore. “Ma il Bologna giocava a uomo e quando hai sempre il marcatore attaccato alla schiena diventa difficile”, dice Borini. Che poi ammette la stanchezza del gruppo. “Quando giochi ogni tre giorni è normale, incidono tante cose, anche i viaggi e gli spostamenti. Per questo bisogna restare accorti a casa e fare quello che bisogna fare”. Riferimenti alla cena di Via Veneto? “Io non c’ero, non so niente”, chiosa diplomaticamente la punta giallorossa.

Mercato. Intanto è ufficiale, Marquinho è della Roma. Non arriverà prima di mercoledì, riscatto fissato a 4,5 milioni di euro (più un bonus di 500.000 euro se giocherà almeno 12 gare in questa stagione). Poi Sabatini proverà a cedere Pizarro (Juve o Brasile, un club di San Paolo) e Cicinho (sempre in Brasile).

La Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

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