Roma-Bologna 2-3, le pagelle: Mancini e Smalling, cosa vi è successo? Profondo Rosso per Cristante

Pagine Romaniste (Dallo Stadio Olimpico L.Fantoni) – La storia della Roma si ripete, ciclicamente. In pochissime partite questa squadra riesce a trasformarsi da un seria pretendente al quarto posto e con grandi margini di crescita, ad un insieme indefinito di giocatori che sembrano aver dimenticato qualsivoglia movimento difensivo o offensivo. Se contro il Sassuolo era caduto solo Mancini, contro il Bologna lo segue anche Smalling che aveva sbagliato poco e niente dall’inizio della stagione. Una sconfitta che pesa, non solo per la classifica, quanto più per l’impressione che questa squadra ha dato di sé, spenta, senza idee e con poca voglia di lottare.

ROMA

PAU LOPEZ: 5.5 Sui gol non è colpevole ma non fa neanche miracoli. Con i piedi è sempre impreciso e non è la prima volta.

SANTON: 5 Ripete più o meno la stessa prestazione vista con il Sassuolo. In fase difensiva soffre tanto Barrow. Sul primo gol è in ritardo in copertura mentre sul secondo è troppo leggero sul gambiano e gli lascia lo spazio per calciare in libertà.

MANCINI: 4.5 Sbagliare è umano, errare è diabolico. La settimana scorsa ha sbagliato su Caputo, questa si è fatto saltare troppo facilmente da Barrow. Due partite da dimenticare il più presto possibile.

SMALLING: 4.5 Dopo tante partite in cui era stato l’unico a tenere, cade anche il guerriero inglese. Irriconoscibile questa sera, l’errore sul cross di Barrow è da matita rossissima. Con Mancini non riescono quasi mai a coordinarsi nei movimenti a marcatura dell’uomo o nello scappare.

KOLAROV: 5 Non nel suo periodo di forma migliore. In ritardo sul gol di Orsolini e si poteva risparmiare la polemica con i tifosi nel secondo tempo. Ha confermato in qualche modo la scelta di Fonseca che gli aveva preferito Spinazzola nelle ultime uscite.

VERETOUT: 6 Meglio del compagno di reparto. Procura un paio di ammonizione per gli avversari con i suoi break centrali. Difficilmente viene a prendere palla dietro ma in teoria non è quello il suo compito principale

CRISTANTE: 5 Da quando è tornato dall’infortunio sembra giocare con il freno a mano tirato. Spesso è fuori posizione e non si viene quasi mai a prendere palla come era solito fare Diawara. Molti anche gli errori quando deve giocare la palla in verticale. Chiude con un’espulsione che poteva tranquillamente risparmiarsi.

UNDER: 5 Se almeno con il Sassuolo sembrava poter creare qualcosa, contro il Bologna è totalmente fuori dal match. Sbaglia tutto quello che può sbagliare e si becca la standing ovation di fischi all’uscita dal campo.

MKHITARYAN: 5.5 Si, segna, ma il suo apporto alla partita per i restanti 89 minuti e pari quasi a 0. Non è la prima volta che riesce a trovare il gol nonostante una partita opaca. Deve fare uno step in avanti e cercare di essere decisivo per più minuti possibile.

PEROTTI: 6 Il migliore nel tridente. Punta spesso l’uomo con buoni risultati. Si perde purtroppo quando deve andare al cross, non riuscendo quasi mai ad essere preciso. Sicuramente è migliore del Kluivert visto nell’ultimo periodo.

DZEKO: 5.5 Dovrebbe tirare la carretta, prendersi sulle spalle la squadra, e invece viene trascinato nel vortice di depressione che ha contagiato tutti i giocatori della Roma. Impalpabile in fase di costruzione, sbaglia anche in occasione del gol ma per sua fortuna Denswil gli evita il rimprovero.

CARLES PEREZ (Dal 57′): 6.5 Entra molto bene in campo e smuove un po’ l’attacco sterile della Roma.

BRUNO PERES (Dal 61′): 6.5 Fornisce uno splendido assist a Mkhitaryan per il gol del 2-3. In difesa balla ma non può essere tanto peggio dei suoi concorrenti su quella fascia.

KALINIC (Dal 78′): S.V. Pochissimi palloni toccati.

ALL. FONSECA: 5.5 Non paga la scelta di tenere in panchina Spinazzola per preferirgli Kolarov e Santon. Dietro poi la sua squadra balla paurosamente e di movimenti difensivi non ce ne è più neanche l’ombra. Inspiegabile.

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