Roma, addio Monchi la rivoluzione parte da Ranieri e Totti

Un milione di euro più bonus per dodici partite, oltre 83mila euro a partita. Tanto guadagnerà Claudio Ranieri, il restauratore di una Roma in ginocchio che continua a perdere i pezzi. Solo tra ieri e giovedì, 10 addii: vittime di una rivoluzione a cui il termine ristrutturazione sta decisamente stretto se pure l’ex dg Baldissoni, promosso vicepresidente, ha lasciato le deleghe sportive. Per ora c’è Massara al posto di Monchi. Anche se a giugno potrebbe arrivare un nuovo ds, Luis Campos del Lille. Lunedì all’Olimpico contro l’Empoli non avrà Dzeko, Kolarov e Fazio squalificati, Pellegrini, Manolas, De Rossi e Ünder infortunati, Pastore e forse pure Juan Jesus in dubbio. L’allenatore sta già studiando quella che dovrà essere la sua Roma, e che immagina con un modulo diverso: raccontano abbia in testa un 4-4-2, più cauto del 4-3-3 o 4-2-3-1 che ha inchiodato Di Francesco. Ranieri ha dichiarato: «È importante che i calciatori diano tutto quello che hanno, ma c’è la possibilità di tornare quarti. Stanotte al pensiero di venire non ho dormito», ha assicurato l’allenatore. Ricevendo la benedizione di Totti: «Avevamo bisogno di mani esperte capaci di guidarci tra le prime quattro per rigiocare la Champions». Lo scrive La Repubblica.

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