Rincorsa Peres: «Roma, non fermarti»

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La Gazzetta della Roma (C.Zucchelli) – Vista la maledizione della difesa che sta colpendo Trigoria, magari a Spalletti non dispiacerà appellarsi anche alla scaramanzia. E allora gli farà piacere sapere che Bruno Peres, uno dei pochi reduci del reparto arretrato giallorosso, contro il Bologna non ha mai perso. Due partite e due successi, nessun gol incassato dalla retroguardia del suo Torino, altra cosa che a Spalletti non dispiacerebbe replicare.

SUPERSTITE – Di fatto, il brasiliano è l’unico terzino di ruolo rimasto a disposizione. Il giovane Seck non si è ancora ripreso del tutto dalla distorsione alla caviglia, Florenzi ne avrà per mesi, Mario Rui forse riuscirà a tornare un soffio prima della sosta natalizia e ora si è fermato pure Emerson per una lesione al polpaccio. Peres, che può invece giocare con destini diversi sia a destra sia a sinistra, è considerato una sorta di superstite, ma anche lui ha dovuto fare i conti con un problema muscolare e per questo al sito ufficiale del club dice: «Sono ancora in fase di ripresa, lavoro per tornare presto al 100%». Non ci fosse stata l’emergenza Spalletti avrebbe dosato le energie, ma la Roma non può permettersi di aspettare nessuno, anche per non perdere terreno dalla Juventus. «Vogliamo vincere per restare attaccati a loro — dice il brasiliano —. Sappiamo che il campionato si deciderà nella parte finale, ma non dobbiamo comunque sbagliare niente».

LAVORI STRAORDINARINell’Olimpico che, come al solito, non avrà la cornice di pubblico degna di una squadra che lotta per il vertice (previsti per domani sera meno di 30mila spettatori), Peres ribadisce quello che già hanno detto, in tempi più o meno recenti, allenatore e compagni: «Sarebbe bellissimo ritrovare i tifosi allo stadio perché sono la nostra forza. Quando ci sono loro diventiamo più forti e per gli avversari è più dura affrontarci». E allora, visto che domani saranno in pochi, la Roma dovrà fare tutto da sola: «Dobbiamo essere concentrati per 94’ senza mai mollare. Stiamo crescendo, e lavorando sugli errori capiremo cosa ci serve per migliorare ancora». Di certo, lui alla Roma serve parecchio: «Dovrò giocare ancora di più visto l’infortunio di Florenzi, ma è una cosa buona per me perché faccio quello che mi piace fare. Quando andrò sulla fascia, comunque, penserò che ci sarà anche lui lì con me».

RAMPA DI LANCIO – Non è un superstite come Peres, ma si sta ritagliando uno spazio importante Leandro Paredes. Al match program ufficiale del club l’argentino racconta di «sentire tanto la fiducia dell’allenatore, per questo quando scendo in campo cerco di non tradirlo». A Vienna ha messo in mostra giocate e personalità, sulle dichiarazioni c’è ancora un po’ da lavorare, ma almeno dietro alle classiche frasi come «faremo di tutto per vincere, dobbiamo essere concentrati per portare a casa il risultato», Paredes ammette che la Roma vuole sì «arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni», ma è arrivato il momento di concretizzare: «E vincere qualcosa. I tifosi lo aspettano da tanto tempo»

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