Karsdorp. Quando Di Francesco lo sognava a Sassuolo

Corriere dello Sport (R.Maida) – E’ esattamente il terzino che cerca Eusebio Di Francesco. Bravo con i piedi, agile nelle sovrapposizioni, preciso nei cross. Del resto, un anno fa era finito proprio nel mirino del Sassuolo. Su segnalazione dell’attuale allenatore della Roma. «Avete visto il terzino del Feyenoord? E’ fortissimo, si chiama Karsdorp, proviamo a prenderlo» disse Di Francesco al suo direttore tecnico Angelozzi, che naturalmente cercò subito di attivare i canali che potessero condurre al binario giusto della trattativa.

PRETESE – Ma all’epoca non c’era verso di acquistarlo. Non solo e non tanto per lo stipendio del ragazzo, che nell’estate 2016 aveva appena 21 anni e viaggiava su cifre sostenibili per le buste paga del dottor Squinzi, quanto per le richieste del Feyenoord, fiero di aver portato fino alla prima squadra un altro talento di primo piano allevato nel proprio settore giovanile. «Eusebio mi spiace, ma non è per noi» comunicò sconsolato a Di Francesco l’uomo dei conti del Sassuolo, cioè l’amministratore delegato Carnevali. E così come esterno destro basso al Sassuolo arrivò un altro giovane straniero – una rarità per un club che investe quasi interamente sul made in Italy -, lo spagnolo di proprietà juventina Pol Lirola.

INCROCI –  Adesso, se non ci saranno colpi di scena negativi, Di Francesco ritroverà Karsdorp dentro il giardino di casa, quella Trigoria che ha agognato per anni. Ma l’incrocio coinvolge anche il giocatore, che contro la Roma ha già giocato due volte in Europa League addirittura due anni fa. Erano i sedicesimi, tempi di devastazioni in Piazza di Spagna con i teppisti olandesi che si impadronivano delle strade della capitale. Il Feyenoord strappò un bel pareggio all’Olimpico (1-1) creando molti imbarazzi alla Roma di Garcia e Karsdorp, allora diciannovenne, entrò nell’ultima mezz’ora. Al ritorno invece il tecnico Rutten gli concesse tutta la partita, che per il Feyenoord non finì bene ma a lui in qualche modo servì. Le sue qualità furono notate da Sabatini, che lo ha sondato anche per l’Inter, e poi da Di Francesco e Monchi, che oggi stanno stringendo i tempi per chiudere l’affare. Con un autorevole consulente a confermarne il valore, da olandese a olandese: Kevin Strootman

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti