Pulcini, due ore sotto torchio: Asl e protocollo, la Procura non è convinta

La Gazzetta dello Sport (E.Esposito) – La tensione era alle stelle. Per questo il medico della Lazio, Pulcini, ha chiesto di non essere ascoltato negli uffici della FIGC. Le dichiarazioni sono arrivate in un ufficio non meglio identificato lontano da giornalisti e fotografi. Comunque quanto riscontrato dalla Procura non è soddisfacente. Al centro del colloquio c’erano soprattutto i rapporti tra il club e la Asl: proprio su questo punto ci sarebbero state delle carenze nella documentazione fornita dalla Lazio. Ci sarebbero dei buchi, con notifiche assenti o non adeguate alle procedure da rispettare in materia Covid. Una mancanza grave, visto che nel protocollo federale è previsto esplicitamente il coinvolgimento delle autorità sanitarie per il tracciamento dei contatti diretti di ogni positivo. Senza dimenticare che la Asl va sempre avvertita. Nel caso della Lazio non poteva farlo il laboratorio di Avellino, essendo di un’altra regione, quindi sarebbe toccato al medico Pulcini. La gestione sembra essere stata fatta in autonomia, riducendo troppo spesso le comunicazioni ufficiali a una telefonata. Non può bastare, soprattutto in questo momento. La Procura ora vuole ascoltare anche alcuni giocatori, per capire fino in fondo che cosa sia successo. Sulla base della scarsa documentazione un deferimento pare certo. A questo punto risulta difficile non immaginare che, vista la severità della FIGC, possa arrivare pure una penalizzazione di punti.

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