Politano, un tifoso romanista che ha realizzato il suo sogno. Bentornato Matteo

Pagine Romaniste (L.Fantoni) – 20 settembre 2015. Si gioca Roma-Sassuolo, Politano è alla prima stagione in maglia neroverde. La partita finisce 2-2 e l’esterno mette a segno il suo primo gol in Serie A proprio contro la squadra che lo aveva lanciato. Oltre alla prima marcatura però, ad essere importante sono le parole che rilascia a fine partita ai giornalisti presenti: “Tornare alla Roma sarebbe un sogno“. A quasi 5 anni di distanza quel sogno si è avverato. Quando sembrava che ormai non si sarebbe più presentata l’occasione di tornare nella città che gli ha fatto scoprire il calcio, che lo ha cresciuto e che gli ha fatto anche trovare l’amore. Matteo Politano torna a Roma e alla Roma e lo fa da giocatore maturo, con un’esperienza importante in Italia e anche una minima in Europa. Torna nella squadra con cui ha vinto uno scudetto Allievi nel 2009/10, insieme a Caprari, Verre e Ciciretti, allenato da Stramaccioni che è anche il mister che gli ha fatto riscoprire l’amore per il calcio e l’ha convinto a continuare a giocare. Come ha detto lui in un’intervista, aveva passato l’anno precedente tra panchina e tribuna, era molto vicino a smettere definitivamente, ma poi ci fu l’intuizione dell’allenatore, poi passato all’Inter, che lo mise in campo e non lo levò più. Quella squadra di ragazzini fece 34 vittorie su 38, ammazzando il campionato e vincendolo in finale contro la Juventus. Poi due stagioni in Primavera ad ottimi livelli, senza però riuscire ad esordire in Serie A con la maglia giallorossa.

Nel 2012 il passaggio al Perugia. In Umbria Politano fa bene, gioca titolare, e a fine stagione il suo score recita anche 8 gol messi a segno. Le premesse sono ottime. L’anno dopo passa in comproprietà al Pescara. In Serie B si conferma su buoni livelli anche se non riesce a ripetersi sugli stessi numeri dell’esperienza perugina. Nel 2015, l’anno delle risoluzioni di tutte le comproprietà, la Roma non riesce ad arrivare ad un accordo con gli abruzzesi e arriva alle buste, sia per lui che per Caprari. Quest’ultimo resterà a Pescara, mentre Politano se lo aggiudicano i giallorossi per soli 1000 euro in più nella busta. Quella che potrebbe sembrare una vittoria però, si rivela presto un’illusione. Matteo resta poco nella Capitale. Il 2 luglio 2015 viene ufficializzato il suo passaggio in prestito con diritto di riscatto (diventerà definitivo il maggio successivo) al Sassuolo. Con il senno di poi è stata forse la scelta migliore. In Emilia Politano riesce a ritagliarsi il suo spazio, diventando un titolare in pianta stabile e riuscendo a guadagnarsi anche la prima convocazione in Nazionale. Dopo 3 anni passa all’Inter. La prima stagione è ottima, con 48 presenze e 6 gol, poi con l’arrivo di Conte e il passaggio di modulo al 3-5-2 il suo minutaggio cala perché davanti è chiuso da Lautaro e Lukaku mentre il ruolo da esterno a tutta fascia di un centrocampo a 5 non riesce a farlo suo.

Dopo 6 mesi da comparsa nell’Inter, passa alla Roma. Lo fa in uno scambio alla pari con Spinazzola. In seguito all’infortunio di Zaniolo e l’ulteriore conferma delle pessime condizioni fisiche di Pastore e Mkhitaryan, infortunati per la maggior parte della stagione, era fondamentale l’arrivo di un giocatore offensivo capace di giocare in tutti e tre i ruoli della trequarti. Politano infatti preferisce agire da esterno destro ma all’occorrenza può fare benissimo l’esterno sinistro, sfruttando il suo piede mancino per andare al cross, e si può adattare nel ruolo di trequartista. Acquisto molto utile a livello tattico, ma anche emotivo, per scaldare la piazza. I romanisti abbracciano di nuovo un loro figlio, cresciuto a Trigoria e che ora ci è tornato, dopo essere diventato grande. Politano ha realizzato il suo sogno, anche se con 5 anni di ritardo, ma ora sta a lui dimostrare di meritarsi questa squadra, questa maglia e questi tifosi, con cui per tanti anni ha condiviso la fede e che ora deve rendere orgogliosi.

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