Pioli: “La squadra deve giocare con questa personalità queste partite. Viviamo un momento felice”

Stefano Pioli, allenatore del Milan, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Milan 1-2. Queste le sue parole:

PIOLI A DAZN

Ci sarà modo di parlare di questi episodi che Mourinho ha fatto diventare centrali. Il Milan ha messo in campo una grande personalità. Negli ultimi due anni è la squadra che ha fatto più punti nei big match contro “le 7 sorelle” e si è riconfermato anche questa sera…

È giusto aver giocato con personalità, con le nostre idee e con il nostro modo di approcciare la gara. Chiaro che poi gli avversari ci sono e sono avversari di qualità. In 11 contro 11 abbiamo giocato un’ottima partita, concedendo qualcosa ma perché ogni tanto vogliamo prenderci qualche rischio di troppo. La squadra deve giocare con questa personalità queste partite. Viviamo un momento felice. Nel calcio non si sa mai quanto possa durare: adesso non è il momento di essere timorosi, ma di essere spavaldi e coraggiosi. Sono molto contento della prestazione della squadra.

Sugli episodi arbitrali. Qual è il suo punto di vista?

Niente. È giusto che valutiate e giudicate voi le decisioni dell’arbitro. Io penso ad allenare la squadra e a farlo nel migliore dei modi. Vedremo le cose positive che abbiamo fatto ed anche quelle che dobbiamo migliorare. Adesso ci ributtiamo sulla Champions perché ci piacerebbe tornare ad essere propositivi e con un risultato positivo anche se sappiamo le difficoltà. Il Porto è un’ottima squadra, ci proveremo.

Sulla prestazione e le rotazioni. Ho cinque centrocampisti di gran livello…

È il reparto dove posso far rifiatare qualcuno perché è chiaro che giocare con questi ritmi e così tanto non è semplice. C’è un momento in cui sei padrone, uno in cui devi soffrire e difendere. Ci hanno sorpreso un po’ ad inizio secondo tempo con la costruzione a tre, quindi ci siamo trovati un po’ spiazzati ma poi abbiamo sistemato le cose. L’espulsione di Theo ci ha un po’ complicato le cose. La vittoria diventa ancora più importante per la capacità dei miei giocatori di stringere i denti e vincere contro un avversario molto forte che non aveva mai perso in casa. Ci sono tanti meriti dei miei giocatori.

Sulla mentalità della squadra…

Credo che come spesso succede i tanti meriti siano del club e dell’area tecnica che ha dato continuità a questo progetto prendendo giocatori giovani di gran potenziale ed esperti che hanno aiutato tantissimo la squadra a crescere.

Su Ibrahimovic…

È sempre carico, tutti i giorni. I campioni si nutrono anche di questi stimoli, di queste motivazioni (riferito ai fischi, ndr). Onestamente io non sono mai stato un campione, però ero più carico quando giocavo fuori casa con il tifo contro. Ognuno prende le motivazione dove le trova. Lui sa sempre prenderle al massimo. È un grande campione che ci sta aiutando a crescere.

Qual è la cosa che ti rende più orgoglioso di questo gruppo? Avete la sensazione di aver raggiunto un livello superiore?

No, superiore non lo so. Anzi, ti posso assicurare che le squadre che stiamo affrontando, quelle che stanno lottando per arrivare in Champions e per provare a vincere lo scudetto sono fortissime. Noi avremo il derby solo tra una settimana. L’Inter per me rimane comunque la favorita. Il Napoli è fortissimo, non credo la Juventus sia fuori dai giochi. Credo manchino ancora 84 punti a disposizione, sono tante le partite da giocare. La cosa che mi piace di più della squadra è che l’anno scorso negli scontri diretti sapevamo di dover fare qualcosa di eccezionale. Adesso siamo più consapevoli, sappiamo di essere una squadra forte che se la può giocare con le proprie idee e qualità. Credo il salto sia soprattutto questo.

A che percentuale di efficienza fisica e tecnica è Ibrahimovic?

Sicuramente se riuscirà ad allenarsi con continuità come nelle due ultime settimane non potrà fare altro che crescere. Stasera l’ho visto più sciolto nei movimenti, più attivo. Sta credendo, come Giroud.

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