Pinzolo, Florenzi: “Sono a disposizione del mister. Il gol più bello lo segno al rientro. I tifosi fanno parte della squadra” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (F.Biafora – Y.Oggiano) – Alessandro Florenzi, centrocampista della Roma, questa sera ha incontrato i tifosi giallorossi in piazza Carera. Queste le parole del numero 24 giallorosso:

Tu scii?
Mi piacerebbe ma mi fa paura. Questi sci li regalo a mio fratello che sa sciare.

Come ti senti?
Molto bene, sono un po’ stanco ma sono contento, erano molti mesi che non sentivo questi bei dolori. Sta andando tutto per il verso giusto.

Cosa ti ha colpito di Di Francesco?
Ci sarà molto da lavorare, ha portato quello che era stato al Sassuolo, avevano un bellissimo calcio e l’hanno dimostrato.

Come si affronta questo periodo?
C’è un po’ di tutto dentro, quello da cui sono ripartito è stata la mia famiglia, mi hanno aiutato di più questo periodo non felice, ma felice per me, mi ha fatto diventare più uomo e a volte le ferite ti rendono più forte, ho conosciuto persone fantastiche che soffrono più di me, che vanno oltre tutto anche per i figli. Mi sento un ragazzo fortunato.

Ogni tanto ti sarebbe piaciuto avere un ruolo fisso…
Si, quello di Alisson (ride, ndr). Mi è sempre piaciuto.

Di Francesco ha detto che ti vede più su, mezzala, esterno alto…
Sono come sempre a disposizione, è importante giocare e aiutare la squadra. Se il mister ne avrà bisogno sarò a disposizione.

Sei riuscito a giocare alla PlayStation?
Si

A quale gioco sei più bravo?
A FIFA ma da quando è nata Penelope gioco meno. Dorme 8-9 ore a notte, è vivace e dice qualcosa e la prima parola che ha detto è stata mamma.

La terza che ha detto? Forza Roma?
Ancora no ma sarà una delle prime cose.

La cosa che ti fa arrabbiare di più è quando no porti la Play?
E’ pesante e magari non c’è il televisore adatto.

Quando la palla andava dietro alla rete ti facevano scavalcare…
Io e mio fratello ci portiamo 11 anni. Ero piccolo e quindi passavo sotto.

Il ricordo che hai dei tuoi primi calci…
Quando sono arrivato alla Roma a 11 anni, prima ho giocato sulla pozzolana, la cosa più bella del mondo.

La prima volta che hai vestito la maglia della Roma?
A 11 anni. non mi ricordo che partita fosse.

Il primo gol?
Giocavo esterno destro.

Quanto è importante la musica?
Tanto, mi ha accompagnato sempre, prima e durante l’infortunio, mi ricorda tante cose, ogni canzone è associata alla mia vita.

Ti piace tutto…
Si.

Parli inglese?
Tipo 4 su 10, ma mi faccio capire.

Se vai a Londra e chiedi dove sta un ristorante…
I’m sorry, where is the restaurant?

Se devi dire “vorrei andare al cinema”?
I want to go to cinema.

Norman?
Senza di lui avevo 2 in inglese, ho imparato io l’inglese invece che lui l’italiano.

Hai dovuto imparare l’inglese con lui…
Si sennò non ci capivamo, un po’ ho imparato.

Gli fanno sentire l’audio del gol al Barcellona…
Non è stata una cosa facile.

Dal pubblico: “Hai sculato!”
Di solito lo dicono i laziali, fatti qualche domanda (ride, ndr)

Te l’hanno fatta provare il giorno dopo?
Si ma non sono arrivato in area.

Come nasce un gol del genere?
Istinto secondo me, il portiere fuori l’avevo visto, giocano così loro, c’era Edin che aveva fatto uno scatto e allora ci ho provato. Diciamo che nella percentuale collettiva c’è anche una parte che ha detto il ragazzo laziale di prima (ride, ndr). La fortuna è stata dalla mia parte.

E’ quello a cui sei più affezionato?
Quello che farò quando ritorno.

Il piano in testa di rientro…
2019, dovrei stare bene (ride, ndr)

Gli fanno sentire della musica, 4 motivi…
Questa è “Il viaggio” della Mannoia, mi ha accompagnato in questo periodo ma non per l’infortunio. E’ una delle poche canzoni che ha scritto e lei scrive ad una figlia che parte e io e mia moglie l’abbiamo fatto nostro per Penelope. E’ come l’hanno vissuta le nostre mamme quando siamo andati via da casa.

Un legame familiare fortissimo…
Assolutamente si, insieme ad Ilenia abbiamo condiviso praticamente tutto. Lei mi ha conosciuto quando ero Alessandro e non quando ero Florenzi.

Secondo motivo…
“Sogni di rock n roll” perché mi ricorda i miei amici, mi hanno aiutato tanto anche durante l’infortunio. Gli amici sono una delle cose che tengo strette

Cambiano gli amici o cambia chi è famoso con loro?
Non deve succedere nessuna delle due e mi sento fortunato, spero di non deluderli.

E’ difficile per chi sta sui giornali?
Voglio starci il meno possibile ma ti fanno sentire importante come persona.

Terza canzone…
“Sei” dei Negramaro. Canzone che mi ricorda mia moglie perché è quello che vorrei che fossi io, come dice la canzone.

Canti?
No no (ride, ndr).

E’ stata una partita stoica contro il Varese, poi sei andato al Crotone…
Benedetto quel giorno.

Non tutti credevano quando sei tornato, sei cresciuto. A Crotone ti ritrovi così (quarta canzone)…
Lui è andato via con gli altri, c’erano tutti, il giorno dopo chi doveva andare a lavorare, a scuola ed io sono rimasto da solo. Quella notte non ho dormito e sono rimasto sveglio tutta la notte, mi ha accompagnato la Play (ride, ndr), questa canzone mi ricorda mio papà perché si chiama “Father and son”.

Lui fuma…
Tutte di seguito, tipo Sabatini (ride, ndr).

E’ molto severo tuo padre, si arrabbiava con te…
Mi dovevo comportare bene, 2-3 anni fa per la prima volta mi ha detto bravo, mi diceva sempre somaro, anche quando facevo bene.

E’ stata la tua forza…
Si.

Quanti ne hai visti di compagni arrivati e di chi poteva arrivare e non ce l’ha fatta?
Pochi, nell’annata in cui abbiamo vinto lo Scudetto stanno tutti giocando, è tutto merito della Roma e del settore giovanile.

Roma e i romani. Da romano ci si aspetta qualcosa in più, pesa?
No, bisogna saperla gestire, viene col tempo. Durante il primo derby non ero pronto, poi si sentono però li gestisci, la senti la sera prima.

Ci sarà De Rossi e anche Pellegrini. Il primo consiglio che daresti?
Di stare tranquillo e giocare come sa e come ha dimostrato a Sassuolo. Anche Daniele lo aiuterà tantissimo come ha aiutato me e a insegnarmi tutto quello che c’era da fare per la Roma.

Quanto è importante il tifoso della Roma?
Si riparte sempre da loro cercando di stare tutti sullo stesso binario, siamo un gruppo e anche loro fanno parte della squadra, sono importanti per noi.

Sfida tra il pubblico e Florenzi al cruciverba.

E’ Florenzi ora che fa le domande del cruciverba.

Notizia sensazionale…
Scoop.

Stati…
Paesi.

Seguaci di una diffusa religione monoteistica…
Romanisti! Non c’entra ma la metto lo stesso!

A fine cruciverba Florenzi si rivolge al pubblico
Siete stati sesquipedali, che significa enormi.

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