Pinto: “Più che la classifica, la lotta è con noi stessi. Dobbiamo vincere per forza”

Tiago Pinto, general manager della Roma, è stato intervistato durante il pre-partita di Roma-Cagliari. Queste le sue parole:

PINTO A DAZN

Siete reduci da due sconfitte pesanti. Oggi come arriva la Roma? Come arriva a questa partita che, sulla carta, siete pressoché obbligati a vincere?

Credo che più la classifica è la lotta con noi stessi. Dobbiamo vincere per forza. Le ultime due sconfitte sono state pesanti. Ma il calcio è così: la faccia di chi vince non è come quella di chi perde. Oggi abbiamo un’opportunità di andare avanti in una stagione che è ancora lunga. Siamo qui per competere e vincere.

Su Oliveira. Lo avrebbe mai preso al Benfica? Nel caso ci fosse un giocatore della Lazio forte, adatto alla Roma lo prenderebbe? Nel caso in cui volesse vendere un giocatore alla Lazio, come si comporterebbe?

E’ una buona domanda. Lo conosco molto bene, ma non l’avrei preso al Benfica e sono sicuro lui non sarebbe venuto perché la sua personalità non gli permette di fare una cosa simile. Anche noi abbiamo scherzato su questo. La mia famiglia è del Benfica, la sua del Porto. Adesso però sono felice: è un giocatore di grande personalità e sono contento di averlo.

Ieri Mourinho ha detto che il mercato lo considera chiuso. Ha mentito o c’è verità? Kamara è un nome attuale?

Cerco sempre di essere molto oggettivo in quello che facciamo. Nel mercato di gennaio devi prendere i giocatori subito. Se li prendi alla fine ci sono 4-5 partite che sono state giocate. Credo che arrivare al 12-13 gennaio avendo preso i primi due obiettivi della Roma sia importante. Il mercato è dinamico, può sempre succedere qualcosa, ma il più importante è quello che il mister ha detto ieri. Ad inizio dicembre c’eravamo messi in testa che avremmo preso entrambi (Maitland-Niles ed Oliveira, ndr) e l’abbiamo fatto.

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