Pellegrini, il raccattapalle che rubava i segreti a Totti

Un calcio di rigore procurato e due assist-gol. Tutto negli ultimi quindici minuti del primo tempo. Roma avanti di tre reti e vittoria assicurata con larghissimo anticipo. Lorenzo Pellegrini ama far segnare i compagni, non perde occasione per ricordarlo durante le interviste e a Istanbul non ha voluto tradire la sua passione. Ci hanno provato anche i tifosi di casa a fermarlo con una “serciata” in testa, ma è stato vano. Magnifico, Lorenzo: prima ha rimediato il tiro dal dischetto che ha consentito alla Roma di passare in vantaggio con Veretout, poi ha mandato in porta Kluivert con un tocco in acrobazia a centrocampo quindi ha fatto esultare anche il suo amico Dzeko con un delicato pallonetto. Dopo un’assenza infinita per via della frattura al piede rimediata il 29 settembre a Lecce, Lorenzo domenica passata è tornato alla grandissima con l’assist per Smalling contro il Brescia. L’assenza della qualità di Pellegrini si sia fatta sentire. Fonseca gli ha consegnato le chiavi della rifinitura della Roma e Lorenzo non si è fatto trovare impreparato. Come al solito, verrebbe da dire, essendo abituato a farlo da quando era bambino. Da quando, cioè, all’Olimpico faceva il raccattapalle e rubava con gli occhi le giocate di Francesco Totti. Lo riporta Il Messaggero.

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