Paredes: “Totti è stato uno dei più forti in assoluto. De Rossi mi ha insegnato a non mollare mai. Un giorno spero di tornare a Roma”

Leandro Paredes, centrocampista dello Zenit, è stato intervistato da Ultimo Uomo ed ha parlato anche di Totti e De Rossi. Queste le sue parole:

Su Totti…
È stato uno dei più forti a giocare di prima: vedevo lui e pensavo fosse davvero uno dei più forti in assoluto. Non c’è un perché preciso: le ragioni sono tutte nella carriera che ha avuto, nella sua traiettoria. Lo capisci solo guardandola tutta insieme perché è così mitico. E poi fuori dal campo è una persona straordinaria, che ti aiuta sotto ogni punto di vista. Gli auguro davvero il meglio per la sua nuova carriera da dirigente.

Su Redondo…
Non solo sarebbe stato il migliore nel suo ruolo: sarebbe stato uno dei migliori al mondo. È l’ideale del centrocampista moderno. Come Modrić. E sai anche chi metto, nel mio Pantheon? De Rossi. Daniele è uno che mi ha insegnato che non si deve mollare mai. Che ci si deve allenare ogni giorno a cento all’ora.

Sulla Roma…
Oggi mi trovo benissimo qua, però mi piacerebbe un giorno tornare a Roma. Ho vissuto tre anni fantastici: la gente, la città, tutto. Mi piacerebbe davvero, un giorno, tornare. Quando mi hanno detto dell’interessamento dei giallorossi sapevo che era solo l’inizio: non ti accontenti mai di quello che senti dire, sai che se vuoi prenderti quelle cose, allora devi dimostrare tantissimo.

Su Sabatini…
Uno che rispetto tantissimo perché è un grande professionista e non mi dispiacerebbe tornare a lavorare con lui, un giorno.

Su Spalletti…
Mi sono sempre trovato benissimo con lui: però poi ha firmato per l’Inter, e ho capito che anche io sarei dovuto andare via perché il nuovo allenatore non mi avrebbe dato la continuità e la fiducia di Spalletti. Il problema è che eravamo in tre, e quei due che stavano al mio fianco stavano giocando benissimo. Era dura togliere uno di loro.

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