Paredes in bilico, avanza Baselli e Gerson va in prestito al Lille

Il Messaggero (S.Carina) – Mentre esce dagli spogliatoi, a chi gli chiede se rimarrà, Paredes fa un timido cenno di assenso col capo. Poco prima Spalletti, ai microfoni della Rai, si era augurato che potesse restare. Chissà se entrambi erano a conoscenza delle dichiarazioni del dg Baldissoni che sulla questione aveva preferito glissare, ribadendo come al momento «non siano arrivate offerte». Un finale che tuttavia è ancora da scrivere. Nonostante le smentite, la Juventus tramite l’agente dell’argentino offre 4 milioni per il prestito e 16 a giugno. Si attende il rilancio del Liverpool e di un altro club della Premier. A Trigoria hanno individuato il sostituto dell’ex Boca in Baselli. Pronto l’affondo: prestito oneroso di un milione con riscatto che diventerebbe obbligatorio a giugno se il calciatore raggiungerà un numero di presenze prefissato tra le parti. Anche i granata, prima di dire sì, debbono però trovare un centrocampista al posto dell’ex under 21 azzurro. Incassato sabato il no del Sassuolo per Pellegrini (e Defrel), a Trigoria hanno provato sino a poche ore fa a convincere l’Atalanta a liberare Kessie.

Un accordo di massima (25 milioni) con il club nerazzurro esiste ma per giugno. Dopo la frenata del Napoli per Giaccherini, restavano Baselli, Donsah e Badelj. Il profilo del croato piace ma dopo aver preso Grenier e con Gerson al Lille (prestito con diritto di riscatto fissato a 18 milioni), serviva un calciatore che potesse essere inserito nella lista per l’Europa League. Il croato non può figurare, visto che la Fiorentina gioca la competizione. Per Donsah, il Bologna ha sparato alto. E così, i rapporti incrinati tra Mihajlovic e Baselli hanno tracciato la via. Ora perché il cerchio si chiuda, serve che il Torino riesca a trovare un sostituto. Intanto ieri l’esclusione a sorpresa di Manolas ha contribuito ad alimentare voci attorno al greco che a fine gara si è intrattenuto per una decina di minuti a colloquio con il ds Massara. Da Trigoria viene ribadito che a meno di offerte irrinunciabili, il greco resterà. Se ne riparlerà a giugno.

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