Paratici: “Zaniolo è un bravo calciatore, ma ora pensiamo alle partite che dobbiamo giocare”

Fabio Paratici, dirigente della Juventus, è stato intervistato durante il pre partita di Juventus-Roma. Queste le sue parole:

PARATICI A SKY SPORT

Agnelli ha voluto sottolineare il lavoro dei dirigenti…

Sì, ringraziamo il presidente che meglio di lui nessuno può giudicare il nostro operato perché è sempre con noi. Lui opera anche al training center, non solo in sede. Dobbiamo ringraziarlo per il supporto e la fiducia che ci dimostra ogni giorno. Sono qui da dieci anni e devo ringraziarlo per tutti questi anni dove ogni giorno ci ha sempre supportato con grande lucidità e passione in questo percorso.

Oggi ci sarà la premiazione. Poi arriva il Lione. Quanto questa partita può far cambiare il progetto tecnico della prossima stagione?

Intanto non è una partita a decidere o a far cambiare le idee di una società nel giudicare una stagione. Una partita può essere frutto di decisioni arbitrali, sfortuna, condizione fisica o mentale particolare. Non è una partita a farci decidere se la stagione sia stata buona o meno buona. Se vinci uno scudetto significa che hai fatto una stagione straordinaria, sono nove anni di fila che vinciamo lo scudetto. È qualcosa di impensabile se penso a quando sono arrivato. Ce lo avessero detto avremmo pensato a qualche matto che avesse fatto la previsione. Apprezziamo il risultato di questa stagione che è frutto di un lavoro durissimo, quest’anno ancora di più anche per via della pandemia che ci ha colpito e vorrei ringraziare la Lega e la Federazione che ci hanno permesso di concludere questo campionato. Non era scontato e hanno fatto un lavoro incredibile. Ci hanno permesso di rivivere più di un pizzico di normalità.

Zaniolo è ancora nella lista dei desideri?

Zaniolo è un bravo calciatore, non ci vuole un ds a capirlo ma adesso pensiamo alle partite che dobbiamo giocare. Stasera pensiamo a festeggiare perché ce lo meritiamo, mi spiace che i tifosi juventini e i nostri familiari non possano essere con noi allo stadio. Poi abbiamo la partita di Lione e vedremo più avanti, nel mercato c’è tempo. Giocando ogni tre giorni trovare le energie per pensare ad altre cose diventa difficile.

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