Pallotta: “Vendo la Roma se salta il nostro impianto”

Pallotta non potrà mai fare grande la Roma senza lo stadio di proprietà, lo dice da tempo e lo ripete in queste ore. L’operazione “Rinascimento“, come riporta Il Messaggero, rischia di far chiudere la sua era. Alla notizia dell’arresto di Parnasi il Presidente giallorosso lascia l’albergo nervoso ed agitato e vuole capire meglio la vicenda. Le sue parole: “Perché dovrebbero esserci ritardi? Noi non abbiamo fatto niente“. Con una frenata lo scenario cambia ma da dentro e fuori Trigoria gli dicono di non mollare e di aspettare. Ieri un nuovo sfogo “Che cosa accadrà se dovesse fermarsi l’iter? Mi verrete a trovare a Boston. Non ho mai detto che me ne sarei andato, lo farei solo in caso di ritardi, ma non vedo perché debbano esserci ritardi visto che la Roma non ha fatto niente di male. Non so tutto quello che sta succedendo, l’ho letto dalla stampa, ma la Roma è estranea. Dal mio punto di vista la Roma non c’entra e costruiremo lo stadio. Tutti lo vogliono, costruiamolo. Tutto doveva essere trasparente, la Raggi ha detto che sarebbe andato tutto ok e così è stato. Non dovremmo avere problemi. Se ho parlato con Parnasi? Non credo abbia il cellulare in galera. Non ho sentito nessuno“. In serata Pallotta incontra i suoi collaboratori allo Studio Tonucci dove torna un minimo di sorriso visto che i conti della Roma ora sono a posto.

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