Pallotta scherza: “Non l’ho vista perché ero dal mio psichiatra”

A Plzen nevica sul bagnato. E a Boston Pallotta si fa curare il mal di Roma: “Ero dallo psichiatra, non ho visto la partita“, ironizza il presidente dopo la settima sconfitta stagionale. I tifosi gli scrivono dal settore ospiti “Go home” e molti a casa ci manderebbero anche Di Francesco, per cambiare qualcosa più che altro. I cori sono soprattutto contro i giocatori, chiamati sotto lo spicchio romanista della Doosan Arena per sorbirsi la contestazione dei 600 presenti, con Manolas capitano di giornata in prima fila. Tutti si aspettavano un segnale che non è arrivato, complice una gara giocata senza motivazioni, sotto la neve e con le solite assenze a pesare tantissimo. La Roma agli ottavi ci va lo stesso, ma in un clima surreale che non può non ricordare quello vissuto da Garcia al suo secondo anno con il pareggio interno col Bate Borisov. Una qualificazione triste, proprio come questa. Come riporta Il Tempo, adesso siamo in un momento di riflessione, la partita cruciale per Di Francesco non era certo quella di Plzen, lo sarà molto di più quella col Genoa: “Diventa tutto molto delicato, il risultato stavolta aveva meno peso, mi interessava la prestazione, ho visto le cose a metà in tutti i sensi e per me è stata una piccola delusione. Per poter giocare alla Roma tutti dobbiamo dimostrare qualcosa, a partire dall’allenatore. Tutti dobbiamo metterci in discussione“. Restare in ritiro o no? Si andava verso il sì già prima di scendere in campo e per come è andata difficilmente si interromperà la clausura, anche se non ha dato gli effetti sperati.

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